La complicanza nascosta della malattia di Crohn. Così le fistole peggiorano la qualità di vita dei malati

L'indagine

La complicanza nascosta della malattia di Crohn. Così le fistole peggiorano la qualità di vita dei malati

di redazione

Causano dolore, hanno un impatto negativo sulla capacità di fare sport, sul lavoro, sulle relazioni e sulla vita sessuale. Le fistole perianali sono una delle complicanze più taciute della malattia di Crohn ma anche una di quelle con un maggiori conseguenze sulla qualità di vita dei pazienti.

Ora un’indagine realizzata dalla farmaceutica Takeda con la Federazione Europea delle Associazioni di Crohn e Colite Ulcerosa (EFCCA) ha provato a valutarne l’impatto. 

La ricerca ha coinvolto 820 partecipanti in 33 paesi del mondo e i risultati completi verranno presentati nel corso del congresso della European Crohn’s and Colitis Organisation che si terrà dal 2 al 3 e dall'8 al 10 luglio 2021.

Le fistole perianali rappresentano una complicanza grave e invalidante della malattia di Crohn. Si stima che colpiscano il 15 per cento dei pazienti a 5 anni della diagnosi, tra il 21 e il 23 per cento a 10 anni, fino al 28 per cento a 20 anni della diagnosi. 

Si tratta di tratti anomali dell’intestino, in cui si crea un collegamento tra la parte interna del canale anale o retto e l’esterno, sulla cute vicino all'ano. Possono svilupparsi da ghiandole anali infiammate o infette o dalla penetrazione di ragadi o ulcere nel retto o nel canale anale. Possono causare intenso, gonfiore, infezione e secrezione anale. 

Nonostante la loro diffusione tra i pazienti con Crohn, sono pochi gli studi che a oggi ne hanno valutano l’impatto sulle condizioni di vita delle persone che ne soffrono. È quello che ha fatto l’attuale survey che ha mostrato come il 37,4 per cento dei pazienti con malattia di Crohn e fistole ha dichiarato di non essere in grado di praticare sport (rispetto al 25,7% dei pazienti con malattia di Crohn senza fistole perianali), il 26,4 per cento dei pazienti con fistole perianali riferisce di aver evitato di fare sesso, il 6,9 per cento di aver interrotto una relazione, il 5,5 di aver evitato una frequentazione a causa della propria condizione. Quasi il doppio dei pazienti con malattia di Crohn con fistole perianali rispetto ai pazienti con malattia di Crohn senza fistole perianali (14,3% vs 8,0%) ha ammesso di aver dovuto cambiare professione a causa della propria condizione. Inoltre la survey ha rivelato che i pazienti con malattia di Crohn e fistole perianali hanno difficoltà a parlare con gli altri della propria patologia, con conseguenze sulle relazioni interpersonali. 

«Siamo orgogliosi di aver avviato questa ricerca con Takeda per scoprire l'impatto delle fistole perianali sulla qualità della vita dal punto di vista dei pazienti», ha commentato Luisa Avedano, CEO di EFCCA. «I risultati supportano ciò che sospettavamo da tempo: il carico aggiuntivo delle fistole perianali ha un impatto significativo sulla vita delle persone con malattia di Crohn. I risultati ci aiuteranno a favorire l’empowerment di questi pazienti e contribuiranno a migliorare le loro vite».