Al Galliera di Genova la crioterapia focale per l’asportazione del tumore alla prostata
Con 44 mila nuovi casi ogni anno, il tumore della prostata è il più frequente in Italia tra gli uomini. Fino a qualche tempo fa prevedeva solo opzioni terapeutiche radicali come chirurgia o radioterapia e la sorveglianza attiva. Non infrequenti però, e spesso invalidanti, gli effetti collaterali, come la disfunzione erettile che può arrivare al 90%, l’incontinenza urinaria (fino al 72%) e le lesioni rettali (fino al 15%), mentre la sorveglianza attiva comporta controlli frequenti (radiologici e biopsie prostatiche).
Innovativo dal punto di vista tecnologico è l’intervento di crioablazione con crioterapia focale adottato dalla Struttura complessa di Urologia dell’Ospedale Galliera di Genova, fra le prime in Italia, prima assoluta in Liguria.
L’intervento è ritenuto particolarmente idoneo per tumori prostatici di piccole dimensioni che possano essere asportati in una unica e rapida soluzione. La tecnica, che prevede l’inserimento di 2-3 aghi all’interno della prostata per via transperineale sotto guida ecografica, crea una piccola “sfera di ghiaccio” che viene indirizzata in modo preciso sul bersaglio tumorale così da asportarlo senza coinvolgere il tessuto circostante. Alle caratteristiche di accuratezza e minima invasività, questa procedura aggiunge alcuni aspetti di fondamentale importanza, primo fra questi la preservazione delle funzioni sessuali e urinarie senza problemi.
«Siamo orgogliosi di avere a disposizione questa nuova “arma”. La nostra struttura – commenta il direttore dell’Urologia Carlo Introini - è oggi un punto di riferimento nella cura della prostata, coniugando competenze professionali di alto profilo e tecnologie all'avanguardia. Il Galliera è uno dei pochi Centri in Italia che può offrire tutti i possibili trattamenti per la prostata nell’ambito del Servizio sanitario nazionale. La crioterapia rientra in una chirurgia sempre meno invasiva e in grado di controllare efficacemente il tumore, garantendo comunque al paziente la preservazione delle sue funzioni. Vogliamo dare ai pazienti il meglio della medicina moderna – assicura - e cioè terapie risolutive, massima sicurezza, risultati efficaci e un rapido ritorno alle attività quotidiane».