Insonnia cronica, arriva in Italia daridorexant, una nuova terapia mirata efficace su sintomi notturni e performance diurna
L’insonnia cronica è una patologia delle 24 ore, non un problema limitato alle notti in bianco ma una patologia vera e propria riconosciuta da parte di medici e pazienti che va inquadrata e trattata in maniera appropriata.
Parte da questo presupposto la ricerca che ha portato allo sviluppo di un nuovo farmaco appena sbarcato in Italia. Il farmaco, il cui nome è daridorexant, che fa parte della classe degli inibitori dell’orexina, neurotrasmettitore fondamentale per mantenere lo stato di veglia.
«Le caratteristiche di questa molecola non sono solo la sua maneggevolezza e la sua sicurezza, come hanno dimostrato gli studi che ne hanno valutato gli effetti collaterali, ma anche l’efficacia: infatti gli studi condotti in doppio cieco versus placebo hanno dimostrato che funziona sulla qualità e quantità del sonno e rimane efficace anche se assunto per lunghi periodi. Daridorexant agisce sull’orexina, neurotrasmettitore della veglia, inibendone il funzionamento poiché si lega ai suoi due recettori. Il grosso vantaggio di questo farmaco è la sua emivita ottimale di otto ore: questo vuol dire che impedisce il funzionamento dell’orexina per un periodo di tempo coincidente con il sonno», afferma Luigi Ferini Strambi, professore Ordinario di Neurologia Università Vita-Salute di Milano, Direttore Centro di Medicina del Sonno IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
«Al mattino l’orexina ricomincia a funzionare e di conseguenza il farmaco non dà sedazione dopo il risveglio. Gli studi controllati condotti con daridorexant hanno infatti dimostrato l’assenza di sonnolenza diurna e di problemi cognitivi. Altro vantaggio del daridorexant è che non serve solo a ridurre il tempo di addormentamento, ma facilita anche il mantenimento del sonno. Inoltre, questo farmaco rispetto ad altri composti ipnotici, si è dimostrato sicuro anche nei soggetti che soffrono di apnee durante il sonno, quasi la metà dei quali ha un problema di insonnia con difficoltà di mantenimento del sonno», conclude lo specialista.