Linfoma follicolare: Aifa approva mosunetuzumab, il primo anticorpo bispecifico per pazienti con linfoma follicolare recidivante o refrattario
L’Agenzia italiana del farmaco approva mosunetuzumab, il primo anticorpo bispecifico per pazienti con linfoma follicolare recidivante o refrattario che sono stati sottoposti ad almeno due terapie sistemiche precedenti.
Il farmaco va a colmare un bisogno insoddisfatto dei pazienti. Nella maggior parte dei casi il linfoma follicolare recidiva entro cinque anni dal trattamento iniziale e per coloro che hanno ricevuto due o più terapie precedenti, le opzioni di trattamento convenzionale sono attualmente limitate e sono associate a bassi tassi di risposta e di breve durata.
Mosunetuzamab consiste in una monoterapia, pronto all’uso, ha uno schema di durata fissa, modulabile su ciascun paziente in base alla risposta ottenuta (8 cicli da 21 giorni fino ad un massimo di 17 cicli).
L'approvazione si basa sui risultati dello studio registrativo di fase 1/2 che ha raggiunto l’endpoint primario dimostrando una percentuale di risposta completa del 60 per cento e una percentuale di risposta globale dell’80 per cento.
La sindrome da rilascio di citochine è risultata l’evento avverso più frequente (44%), la cui quasi totalità di grado lieve e reversibile.
«Grazie alla possibilità di trattare pazienti nel contesto dell’uso compassionevole attivato in Italia, ho avuto l’opportunità di apprezzare l’efficacia di mosunetuzumab anche nella real life, osservando risposte rapide e durature nonostante i pazienti fossero pesantemente pluritrattati», ha dichiarato Pier Luigi Zinzani, professore ordinario di Ematologia presso l’Università degli Studi di Bologna.