Mieloma multiplo: risultati promettenti per ciltacabtagene autoleucel in linee di terapia precoci

Asco 2023

Mieloma multiplo: risultati promettenti per ciltacabtagene autoleucel in linee di terapia precoci

di redazione

I risultati sono così promettenti da giustificare la richiesta di autorizzazione per una nuova indicazione terapeutica. Stiamo parlando dello studio di fase 3 CARTITUDE-4 sulla terapia a base di cellule Car-T,  ciltacabtagene autoleucel (clita-cel), per il trattamento del mieloma multiplo. 

A un follow-up mediano di 16 mesi, l’utilizzo di questa terapia porta a una riduzione del 74 per cento del rischio di progressione di malattia o di morte rispetto a due regimi di terapia standard. 

Sulla base di questi risultati presentati al Congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology 2023 (Asco), Jannsenn richiederà all’Agenzia europea per i medicinali l’autorizzazione per il trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che hanno ricevuto da una a tre linee di trattamento precedenti, tra cui un inibitore del proteasoma (PI) e un agente immunomodulante (IMiD), e nei quali si è verificata progressione della malattia durante l’ultima terapia e refrattarietà a lenalidomide.

Lo studio CARTITUDE-4 è il primo studio randomizzato il cui obiettivo principale è stato il confronto di efficacia di una terapia cellulare per il trattamento del mieloma multiplo a partire dalla prima recidiva, rispetto a regimi di chemioterapia standard. 

«I risultati di questo studio sono molto incoraggianti in quanto mostrano un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da progressione e dei tassi di risposta, oltre a una riduzione del rischio di morte, con il trattamento a base di cilta-cel rispetto alle terapie standard esistenti. Questi dati confermano il potenziale di questa terapia cellulare nel diventare un’opzione terapeutica chiave per pazienti con mieloma multiplo in linee di trattamento sempre più precoci, dove la necessità di nuove terapie rimane ancora insoddisfatta», dichiara Jesús San Miguel, direttore del Clinical & Translational Medicine, Universidad de Navarra, Spain. 

Cilta-cel è un’immunoterapia autologa, che comporta la riprogrammazione delle cellule T di un paziente attraverso l’integrazione di un transgene che codifica un recettore chimerico dell’antigene (CAR), il quale identifica ed elimina le cellule che esprimono l’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA). Quest’ultimo è espresso principalmente sulla superficie delle cellule neoplastiche del mieloma multiplo, ma anche sulle cellule B in fase maturativa avanzata e sulle plasmacellule. La proteina CAR di cilta-cel è costituita da una porzione extracellulare con due domini di riconoscimento anti-BCMA, progettati per conferire un’alta affinità e specificità contro il target BCMA presente sulle cellule tumorali.

I risultati dello studio sono stati pubblicati in contemporanea sul The New England Journal of Medicine. 

Cilta-cel nel 2022 aveva ricevuto l’autorizzazione condizionata per l’immissione in commercio dalla Commissione europea per il trattamento di adulti con mieloma multiplo recidivato o refrattario che abbiano ricevuto almeno tre linee di trattamento precedenti, tra cui un IMiD, un PI e un anticorpo anti-CD38, nei quali la malattia sia progredita durante l’ultimo trattamento. Nel febbraio 2022, la Food and Drug Admnistration (FDA) ha approvato cilta-cel per il trattamento di adulti con mieloma multiplo recidivato e refrattario dopo quattro o più linee di trattamento, tra cui un IMiD, un PI e un anticorpo anti-CD38.