Nei tumori surrenalici di scoperta occasionale: rischi più alti per donne under-65

Lo studio

Nei tumori surrenalici di scoperta occasionale: rischi più alti per donne under-65

di redazione

In medicina si chiamano “incidentalomi”. Si tratta dei tumori scoperti per caso e non in seguito a indagini specifiche effettuate per la presenza di qualche sintomo sospetto. Nel caso dei tumori surrelanici di scoperta occasionale, le donne under 65 incorrano in maggiori rischi per la salute. Lo dimostra uno studio internazionale dell’Università di Würzburg e dell’Università di Torino pubblicato su Lancet Diabetes & Endocrinology che ha anche evidenziato come questa categoria di pazienti potrebbe beneficiare da una normalizzazione del cortisolo, ottenuta con terapia medica o chirurgica. 

Il lavoro, avviato nel 2015 coinvolgendo centri afferenti all’ENSAT (European Network for the Study of Adrenal Tumors) di 15 diversi Paesi, ha incluso oltre 3600 pazienti. Per la prima volta, è stato dimostrato che il rischio di morte varia per età e sesso. Le donne di età inferiore ai 65 anni con secrezione autonoma di cortisolo hanno il più alto rischio relativo di morte, con un incremento stimato di oltre quattro volte, mentre gli uomini con età maggiore di 65 anni non hanno un significativo incremento di rischio. È stato anche confermato che la frequenza delle malattie cardio-metaboliche aumenta progressivamente con il grado di autonomia di cortisolo.

«Il nostro studio rileva l'associazione tra secrezione autonoma di cortisolo e la patologia cardio-metabolica con conseguente incremento di comorbidità e mortalità, suggerendo che sono le donne più giovani di 65 anni a sopportare le peggiori conseguenze della condizione. Questa evidenza dimostra come la secrezione autonoma di cortisolo possa essere considerata una malattia di genere e rappresenta un primo passo verso l’individualizzazione della terapia. Tuttavia, solo studi prospettici di intervento, potranno determinare se il trattamento medico o chirurgico sia in grado di ridurre significativamente la morbilità e la mortalità cardio-metabolica di tali pazienti. Il nostro studio ha il merito di stabilire il razionale e la base statistica per poter disegnare questi indispensabili studi di intervento e di fornire indicazioni utili a identificare i pazienti a maggiore rischio con una positiva ricaduta sulla qualità e i costi della strategia terapeutica», spiegano i ricercatori.

Le linee guida della European Society of Endocrinology (ESE) pubblicate nel 2016 in collaborazione con ENSAT, suggerivano di considerare i pazienti con secrezione autonoma di cortisolo come a maggior rischio cardiovascolare. Il livello di evidenza scientifica era però debole per la scarsa numerosità degli studi effettuati. Per confermare o confutare se i pazienti con incidentaloma surrenalico e secrezione autonoma di cortisolo fossero a maggior rischio di mortalità, nel 2015 è stato avviato lo studio in questione che ha coinvolto l’ENSAT, un network che comprende i centri Europei di riferimento per i pazienti con tumori surrenalici, ponendo come obiettivo iniziale quello di raccogliere i dati di almeno 2000 pazienti.