Nuova linea guida per prevenire l’ictus: occhi sulla stenosi carotidea che causa il 20% degli eventi
1 milione e 400mila nuovi casi di ictus ogni anno in Europa, circa 150mila nel nostro Paese, il 20 per cento causati dalla stenosi carotidea. Per questo la patologia della carotide deve essere attentamente monitorata. La stenosi carotidea è una patologia che, provocando una diminuzione dell’afflusso del sangue al cervello a causa del restringimento della carotide, può provocare l’ictus ischemico. I soggetti più a rischio sono gli ultrasessantenni, soprattutto di sesso maschile, con uno o più dei seguenti fattori di rischio: ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete mellito, abitudine al fumo, obesità e familiarità per eventi ischemici.
Per sottolineare l’importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento appropriato, alcune delle principali società scientifiche hanno recentemente pubblicato una nuova Linea Guida con indicazioni e raccomandazioni per la gestione della stenosi carotidea, con l’obiettivo di migliorare la prevenzione dell'ictus cerebrale ischemico. Ha partecipato ai lavori per la stesura delle linee guida anche la Federazione A.L.I.Ce. Italia ODV (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale).
«Il paziente, oggi, viene finalmente riconosciuto come soggetto attivo, un interlocutore di pari livello e non viene più considerato soltanto un oggetto di studio: così facendo, le associazioni di pazienti hanno la possibilità di incidere in modo determinante su ogni aspetto, dall’assistenza alla definizione di percorsi assistenziali, dalla tutela della qualità di vita alla valutazione dei servizi», dichiara Andrea Vianello, presidente di A.L.I.Ce. Italia ODV.
Questa nuova Linea Guida è principalmente rivolta a medici di medicina generale, specialisti quali chirurghi vascolari ed endovascolari, neurologi, angiologi, internisti, radiologi, cardiologi, anestesisti, ma anche a pazienti, familiari e caregiver, nonché a decisori pubblici e esperti di settore, con l’obiettivo di promuovere protocolli e processi decisionali e percorsi diagnostico-terapeutici appropriati ed efficaci in pazienti con patologia della carotide considerati a rischio di ictus.
«Siamo convinti che la distribuzione e l’utilizzo quanto più possibile su larga scala di questa Linea Guida possano permettere anche un più mirato impiego e utilizzo delle risorse pubbliche in sanità, privilegiando e favorendo le più opportune indicazioni per una buona pratica clinica da condividere tra medici di medicina generale, specialisti esperti di diversa estrazione e competenza e pazienti, ognuno dei quali ha proprie peculiarità. La Linea Guida rientra dunque nell'ambito della cosiddetta nuova medicina personalizzata», dichiara Gaetano Lanza, direttore Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare di MultiMedica di Castellanza (Varese).