Gli oncologi: la biopsia liquida dovrebbe entrare nella pratica clinica ordinaria nei tumori della mammella

Congresso Aiom 2023

Gli oncologi: la biopsia liquida dovrebbe entrare nella pratica clinica ordinaria nei tumori della mammella

di redazione

La cosiddetta biopsia liquida dovrebbe entrare nella pratica clinica quotidiana per individuare alcune mutazioni del tumore del seno avanzato o metastatico e andrebba utilizzata in tutti i centri di oncologia medica della Penisola, dai più grandi a quelli periferici.

A sostenerlo sono gli oncologi dell'Aiom, l'Associazione italiana di oncologia medica, riuniti a Rome per il loro 50° Congresso nazionale.

Questa metodica consiste in un semplice prelievo di sangue e in una successiva analisi del Dna tumorale circolante in un campione liquido. Da questo è possibile ottenere una serie di importanti informazioni. Nel caso specifico del carcinoma della mammella, consente di individuare biomarcatori predittivi di risposta o resistenza al trattamento. Circa il 40% di tutti i tumori ER+/HER2 avanzato o metastatico presentano mutazioni del ESR1 o Estrogen Receptor 1, per cui sono state messe a punto nuove terapie target.

In occasione del Congresso, l'Aiom ha presentato il nuovo progetto “Il tumore del seno metastatico l’importanza dei test per le mutazioni e il ruolo della biopsia liquida”, che prevede una serie d’iniziative tra cui una newsletter mensile di aggiornamento scientifico per gli specialisti oncologi, talk show e video interviste trasmessi su AiomTv il canale web della Società scientifica, webinar per i pazienti, distribuzione di opuscoli e altro materiale informativo. Il tutto sarà supportato da una campagna sui social media ufficiali di Aiom. L’iniziativa è resa possibile con il supporto non condizionante di Menarini Stemline Italia.

In Italia vivono oltre 37 mila donne con neoplasia metastatica e i tassi di sopravvivenza sono ancora bassi, seppure in miglioramento negli ultimi anni. «Le cure – dice Saverio Cinieri, presidente Aiom - devono essere personalizzate anche grazie ai test mutazionali. In base all’espressione di specifici recettori presenti sulla superficie delle cellule, il tumore può essere suddiviso in diversi sottotipi. Quello HR+/HER2- è la forma più diffusa e viene trattato soprattutto con la somministrazione della terapia endocrina».

Purtroppo, un numero non trascurabile di pazienti sviluppa una resistenza all’ormonoterapia, che contribuisce a rendere la prognosi più severa e a diminuire i tassi di sopravvivenza per le forme di tumore avanzato o metastatico. «Oggi però – interviene Fabio Puglisi, direttore del Dipartimento di Oncologia medica al CRO di Aviano e professore di Oncologia medica all’Università di Udine - stiamo assistendo, anche in oncologia, alla rivoluzione della medicina di precisione. La ricerca è riuscita a individuare nuovi bersagli terapeutici che possiamo affrontare con successo attraverso approcci più mirati».

La biopsia liquida è «una nuova modalità di studio di una neoplasia» spiega Antonio Russo, tesoriere nazionale dell’Aiom, ma «attualmente è poco utilizzata nella gestione del paziente con tumore del seno». L'esame può essere ripetuto più volte nel tempo per monitorare l’evoluzione molecolare della patologia oncologica, aggiunge ancora Russo, e può dare risposte più̀ esaustive rispetto alla biopsia tissutale “classica” circa l’eterogeneità molecolare di una neoplasia. Può essere utilizzata per le forme più avanzate del tumore del seno e anche in quello del colon retto, che «sono le prime due patologie oncologiche più diffuse nel nostro Paese e ogni anno fanno registrare oltre 100 mila nuovi casi» rileva Russo. Infine, evidenze scientifiche hanno dimostrato che può essere utile anche nel carcinoma polmonare non a piccole cellule e nel melanoma.

«Siamo orgogliosi di supportare Aiom in questo nuovo progetto educazionale» assicura infine Nicola Bencini, General Manager di Menarini Stemline Italia. «Consideriamo la collaborazione con Aiom e la comunità oncologica italiana di grandissimo valore per migliorare l’iter di diagnosi e cura delle pazienti affette da tumore al seno» conclude.