Tumore al polmone: le 5 sfide del futuro per migliorare diagnosi e cura

Il progetto

Tumore al polmone: le 5 sfide del futuro per migliorare diagnosi e cura

di redazione

Sono cinque le principali sfide da affrontare per migliorare il percorso di diagnosi e cura del paziente con neoplasia polmonare. A individuarle è stato un panel multidisciplinare di esperti composto da oncologi, chirurghi, radioterapisti, pneumologi, biologi molecolari e psico-oncologi e associazioni di pazienti, che ha partecipato al progetto “Breathink – al tumore del polmone ci pensiamo insieme” promosso da AstraZeneca. L’iniziativa è stata lanciata lo scorso giugno con l’obiettivo di individuare soluzioni innovative che possano realmente supportare clinici, pazienti e caregiver nell’affrontare al meglio la malattia.

Dopo due fasi di ascolto e confronto gli esperti e le associazioni di pazienti (WALCE - Women Against Lung Cancer in Europe e IPOP - Insieme per i Pazienti di Oncologia Polmonare), hanno selezionato i 5 gap e le conseguenti sfide da affrontare per migliorare il percorso di diagnosi e cura del paziente con neoplasia polmonare:

  1. Una generale disinformazione sullo stato della malattia, dei trattamenti e del percorso di cura, anche legato alle difficoltà di comunicazione tra pazienti, specialisti e associazioni pazienti;
  2. Una disomogeneità nella gestione dell’iter diagnostico e nello scambio di informazioni all’intero del team multidisciplinare che frena il tempestivo accesso del paziente alla terapia più efficace per la propria tipologia di tumore;
  3. La necessità di integrare l’utilizzo dei Patient Reported Outcomes (PROs) nella pratica clinica, tenendo conto dei vincoli strutturali ed economici delle diverse realtà ospedaliere;
  4. La necessità da parte del paziente di essere informato, rassicurato e tempestivamente supportato nella prevenzione, nel riconoscimento e nella gestione degli eventi avversi, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita, la motivazione e l'aderenza terapeutica. 
  5. La presenza di una figura di riferimento, che fornisca un supporto costante lungo tutto il percorso di cura e con cui costruire un rapporto di fiducia. 

Su questi punti aperti il 10 e l’11 novembre al Milano LUISS Hub professionisti del settore sanitario al fianco di start-up, accademici ed esperti di innovazione si confronteranno su tavoli di lavoro  multidisciplinari nell’ultima fase di “Breathink” dedicata alla creazione. Obiettivo: ideare e selezionare il progetto più innovativo, efficace e vicino ai bisogni degli stakeholder coinvolti, che AstraZeneca poi si impegnerà a realizzare.