Tumore al polmone, immunoterapia con nivolumab efficace anche prima dell'operazione

Farmaci

Tumore al polmone, immunoterapia con nivolumab efficace anche prima dell'operazione

di redazione

L'immunoterapia si fa strada anche come opzione neoadiuvante, cioè prima dell'intervento chirurgico per l'asportazione del tumore. Un trial clinico presentato durante il meeting annuale dell'American Association for Cancer Research e pubblicato sul The New England Journal of Medicine ha mostrato che l'aggiunta la somministrazione di nivolumab insieme alla chemioterapia prima dell'operazione migliora significativamente la sopravvivenza libera da eventi nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule resecabile.

Lo studio (CheckMate-816), ha mostrato a un follow-up minimo di 21 mesi che nivolumab con chemioterapia, somministrato prima della chirurgia, ha ridotto il rischio di recidiva di malattia, progressione o morte del 37 per cento. Nei pazienti trattati con il farmaco chemioterapico è stata inoltre osservato un'aumento della sopravvivenza globale, anche se i dati sono ancora preliminari: nello specifico, a due anni, era vivo l’83% dei pazienti trattati con nivolumab e chemioterapia, rispetto al 71% con la sola chemioterapia.

«Anche se il carcinoma polmonare non a piccole cellule risulta in alcuni casi curabile, i pazienti presentano una elevata probabilità di recidiva dopo la chirurgia, da qui l’importanza di avere opzioni terapeutiche sistemiche efficaci per interrompere questa tendenza. I risultati di CheckMate -816 rappresentano la prima conferma di benefici evidenti e significativi con un trattamento neoadiuvante a base immunoterapica rispetto alla sola chemioterapia in questi pazienti, inizialmente intesi come risposta patologica completa ed ora come superiore sopravvivenza libera da eventi e una tendenza positiva nella sopravvivenza globale. Mentre il nostro impegno per trovare la cura per questi pazienti continua, questi dati rivelano possibili migliori risultati a lungo termine con nivolumab in associazione a chemioterapia», dichiara Nicolas Girard, sperimentatore dello studio CheckMate -816 e professore e responsabile del Thorax Institute Curie-Montsouris.