Confermata l’efficacia del vaccino HPV nel real world: riduce le lesioni cervicali di alto grado e altre malattie HPV correlate
Una nuova conferma per l'efficacia del vaccino per HPV ricombinante quadrivalente . Secondo i dati di una revisione sistematica della letteratura su 138 studi dal 2016 al 2020, pubblicati su Expert Review of Vaccines la vaccinazione per Papillomavirus Umano (HPV) con il vaccino ricombinante quadrivalente (tipi 6, 11, 16 e 18) comporta una notevele riduzione di lesioni cervicali di alto grado e altre malattie HPV correlate in donne e uomini di 23 Paesi di tutti i continenti.
In Italia, il vaccino per HPV ricombinante quadrivalente è indicato per l’impiego a partire dai 9 anni di età per la prevenzione di lesioni genitali precancerose (del collo dell’utero, della vulva e della vagina), lesioni anali precancerose, cancri del collo dell’utero e cancri anali causati da vari tipi oncogenici di HPV e lesioni genitali (condilomi acuminati) causate da tipi specifici di HPV.
Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale prevede la vaccinazione gratuita a tutti gli adolescenti maschi e femmine a partire dalla coorte dei 12enni in tutte le Regioni. Inoltre, raccomanda anche la vaccinazione delle donne di 25 anni di età con vaccino anti-HPV, utilizzando l’occasione opportuna della chiamata al primo screening per la citologia cervicale (Pap-test), oltre alla raccomandazione di utilizzo della vaccinazione secondo gli indirizzi delle Regioni (regime di co-pagamento) per tutte le donne.
È opportuna anche la vaccinazione delle donne di 25 anni di età con vaccino per HPV, anche utilizzando l’occasione opportuna della chiamata al primo screening per la citologia cervicale (Pap-test), oltre alla raccomandazione di utilizzo della vaccinazione secondo gli indirizzi delle Regioni (regime di co-pagamento) per tutte le donne.
«A partire dalla sua prima autorizzazione nel 2006, il vaccino per HPV ricombinante quadrivalente è stato ampiamente usato nei programmi di immunizzazione nazionale di tutto il mondo e ciò ha permesso ai ricercatori di studiare l’impatto della vaccinazione per HPV in una grande varietà di popolazioni e setting. Questi dati real-world di oltre cento studi pubblicati dimostrano una riduzione delle infezioni da HPV provocate dai tipi coperti dal vaccino e delle patologie correlate e rappresentano un importante monito a fare di più per estendere la vaccinazione a uomini e donne, nel quadro della lotta globale per ridurre l’incidenza di determinati tumori e patologie correlati ad HPV», dichiara Ravinder Dhawan, vicepresidente e responsabile del Center for observational and real-world evidence di Merck Research Laboratories (Msd in Europa).
Le riduzioni maggiori sono state osservate nelle fasce di età più giovani (14-17 anni), con una riduzione fino al 73 per cento delle CIN3+ (lesioni cervicali precancerose) tra le donne vaccinate. Una riduzione dell’incidenza di condilomi anogenitali continua a essere osservata nelle donne delle fasce di età target della vaccinazione, con le riduzioni più significative (fino all’88%) osservate nei gruppi di età più giovane.
Nella revisione è stata osservata anche una riduzione dei casi di patologie da HPV non cervicali.