Covid-19: chi soffre di ipertensione ha più del doppio di probabilità di essere ricoverato

Lo studio

Covid-19: chi soffre di ipertensione ha più del doppio di probabilità di essere ricoverato

Non ci sono solo gli anziani con più patologie croniche nella categoria dei “fragili”. Un adulto senza altre malattie ma con la pressione alta ha una probabilità più che doppia di essere ricoverato per Covid. Anche oggi che la variante Omicron è dominante e anche se vaccinato con booster

di redazione

Anche nella fase Omicron della pandemia, considerata meno pericolosa delle altre, ci sono alcune categorie di persone che rischiano più di altre di essere ricoverate nonostante i tre vaccini. E non sono solamente quelle che a cui viene naturale pensare.  Certamente gli anziani con una o più patologie croniche restano particolarmente fragili, ma le persone con ipertensione non sono da meno. 

Chi soffre di pressione alta ha infatti una probabilità due volte maggiore di venire ricoverato per Covid di chi ha valori di pressione arteriosa  normali, anche nel caso in cui l’infezione sia provocata da una delle sottovarianti di Omicron, più “buone” delle precedenti. L’ipertensione si afferma quindi come un rilevante fattore di rischio anche in assenza di altre patologie correlate come diabete, scompenso cardiaco e malattia renale. Significa che un adulto non anziano senza malattie croniche, il cui unico problema di salute è quello di avere valori di pressione arteriosa sopra la media, se si ammala di Covid rischia più degli altri di essere ricoverato, anche se plurivaccinato. 

Lo dimostra uno studio pubblicato su Hypertension condotto su oltre 900 adulti residenti a Los Angeles vaccinati con tre dosi (Pfizer o Moderna) che hanno avuto Covid tra dicembre 2021 e aprile 2022, quando negli Stati Uniti come in altre parti del mondo Omicron era già la variante dominante. 

Dall’analisi è emerso che il 16 per cento del campione è stato ricoverato in ospedale. Tra le condizioni che aumentavano le probabilità di finire in ospedale c’erano l’ipertensione, la malattia renale cronica, lo scompenso cardiaco. Anche il tempo trascorso dall’ultima vaccinazione incideva sul rischio di ricovero. Tra tutti i fattori di rischio individuati, l’ipertensione risultava particolarmente pericolosa. Le persone con pressione alta avevano infatti una probabilità di 2,6 volte maggiore di essere ricoverati in ospedale anche se non soffrivano di altre patologie. Su 145 pazienti finiti in ospedale per Covid, 125 (86,2%) avevano la pressione alta. 

«Questi risultati sono importanti dal momento in cui circa metà degli adulti negli Stati Uniti soffre di ipertensione», ha dichiarato Joseph E. Ebinger, professore di cardiologia e direttore di analisi clinica dello Smidt Heart Institute presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, a capo dello studio. 

I ricercatori non hanno indicato nello studio quale sottovariante di Omicron fosse responsabile delle infezioni dei pazienti ricoverati e non hanno compreso il processo alla base dell’associazione tra ipertensione e Covid grave, ma il risultato invita comunque a non abbassare la guardia anche in questa fase della pandemia dominata da varianti molto contagiose ma generalmente meno pericolose delle precedenti. Tra le categorie a rischio rientrano non solo gli anziani, ma anche le persone che soffrono di ipertensione. 

«I nostri dati hanno rilevato che non sono solo gli anziani con altre condizioni di salute di base a essere vulnerabili. L'infezione postvaccinale di Omicron abbastanza grave da causare il ricovero in ospedale può verificarsi in un adulto di qualsiasi età, specialmente se ha la pressione alta, anche se non ha altre malattie croniche importanti. Le persone più a rischio non sono necessariamente quelle che pensiamo. Non sono i più malati tra i malati, e questa è stata una scoperta sorprendente», ha commentato in conclusione E. Ebinger,