Non solo meningite. Il vaccino contro il meningococco B protegge anche dalla gonorrea
Il vaccino antimeningococcico non protegge solo dalla meningite. Secondo tre studi collegati pubblicati su The Lancet Infectious Diseases, la vaccinazione anti meningite è efficace anche nel prevenire la gonorrea, l’infezione sessualmente trasmissibile causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae per la quale attualmente non esiste un vaccino. Questa inaspettata proprietà “off label” del vaccino si rivela particolarmente preziosa data la crescente diffusione dell’infezione e l’aumento dei casi resistenti ai farmaci.
Nel 2020 si sono registrati nel mondo oltre 80 milioni di nuovi casi di gonorrea, molti dei quali difficili da trattare con le terapie a disposizione.
Il primo studio, di tipo osservazionale, è stato condotto dagli scienziati dei Centers for Disease Control and Prevention statunitensi che hanno individuato i casi confermati in laboratorio di gonorrea e clamidia nei ragazzi tra i 16-23 anni a New York e Filadelfia, tra il 2016 e il 2018. I casi raccolti sono stati confrontati con i registri delle vaccinazioni per determinare lo stato di vaccinazione con il vaccino contro il meningococco B delle persone che avevano contratto l’infezione sessualmente trasmissibile.
In tutto sono state registrate più di 167mila infezioni di gonorrea o clamidia. Le persone vaccinate contro la meningite con il vaccino antimeningococcico erano 7.692, con 4.032 (52%) che avevano ricevuto una dose, 3.596 (47%) due dosi e 64 (meno dell'1%) più di due dosi.
Con questi dati alla mano, i ricercatori hanno stimato che la vaccinazione completa fornisce una protezione del 40 per cento contro la gonorrea, mentre una sola dose di vaccino è efficace al 26 per cento.
«I nostri risultati suggeriscono che i vaccini contro la meningite che sono anche solo moderatamente efficaci nella protezione contro la gonorrea potrebbero avere un impatto importante sulla prevenzione e il controllo della malattia. Sono necessari studi clinici incentrati sull'uso di del vaccino antimeningococcico contro la gonorrea per comprendere meglio i suoi effetti protettivi e per offrire anche importanti spunti per lo sviluppo di un vaccino specifico per la gonorrea», ha dichiarato Winston Abara, a capo dello studio.
Un secondo studio condotto in Australia si basa sui dati delle infezioni di meningite e gonorrea registrati dal Communicable Disease Control Branch e su quelli delle vaccinazioni contro il menigococco B della campagna vaccinale australiana indirizzata a bambini e adolescenti forniti dall’Australian Immunisation Register.
In tutto oltre 53mila adolescenti e giovani adulti avevano ricevuto almeno una dose di vaccino antimeningococcico durante i primi due anni del programma di vaccinazione. Lo studio ha dimostrato che due dosi del vaccino, oltre ad essere altamente efficaci contro la meningite e la sepsi meningococcica B, hanno offerto un livello di protezione del 33 per cento contro la gonorrea. «Studi recenti hanno fornito prove che la vaccinazione antimeningococcica è associata a un ridotto rischio di gonorrea, ma per lo più il vaccino è stato offerto solo ad adolescenti e giovani adulti per brevi periodi. La portata senza precedenti del programma di vaccinazione dell'Australia meridionale offre preziose prove del mondo reale sull’efficacia del vaccino contro la meningite meningococcica B nei bambini e negli adolescenti e contro la gonorrea negli adolescenti e nei giovani», ha dichiarato Helen Marshall a capo dello studio australiano.
Il terzo studio condotto dall’Imperial College London ha calcolato l’impatto sulla salute e sui costi economici di una vaccinazione contro la gonorrea per valutare se l’investimento è conveniente.
Ricorrendo a un modello di simulazione, i ricercatori hanno confrontato i risultati di tre ipotetici ma realistici programmi di vaccinazione tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini in Inghilterra: vaccinazione di tutti gli uomini che frequentano cliniche di salute sessuale, vaccinazione per diagnosi confermata di gonorrea o vaccinazione in base al rischio di infezione.
Sulla base della loro analisi, gli autori raccomandano di vaccinare la categoria degli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini a più alto rischio di infezione da gonorrea con il vaccino antimeningococcico. Così facendo si riuscirebbero a prevenire circa 110mila casi e si risparmierebbero 9,5 milioni di euro in 10 anni.
«Dato che un vaccino specifico per la gonorrea probabilmente richiederà anni per essere sviluppato, ci si chiede se il vaccino contro la meningite possa essere usato contro l'infezione da gonorrea. La nostra analisi suggerisce che somministrare il vaccino a coloro che sono a maggior rischio di infezione è il modo più conveniente per evitare un gran numero di casi», ha affermato Peter White dell’Imperial College London.