Con il Nutripiatto i bambini mangiano meglio

Lo studio

Con il Nutripiatto i bambini mangiano meglio

di redazione

La metà del piatto è tutta verde e ospita “verdura e ortaggi”. L’altra metà è divisa in due parti: una rossa destinata a uova, pesce, carne, legumi e latticini e una gialla da riempire con pasta e cereali integrali o patate. Sul bordo, qualche suggerimento: usa olio di oliva extravergine, muoviti, bevi acqua, mangia frutta. È il “Nutripiatto”, un kit realizzato da Nestlé con il contributo scientifico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma per aiutare i più piccoli e le famiglie a compiere scelte alimentari più sane ed equilibrate. 

Nutripiatto, pensato per i bambini tra i 4 e i 12 anni e per gli educatori (famiglia e scuola), è studiato per mostrare e favorire una combinazione corretta tra i vari gruppi alimentari che compongono un pasto equilibrato. 

Uno studio dell’Università Campus Bio-Medico di Roma su un primo campione di 115 bambini di età compresa tra i 4 e i 5 anni, pubblicato su Plos One,  ha mostrato che Nutripiatto, se utilizzato in modo appropriato e combinato con interventi di educazione alimentare tenuti da esperti in contesto scolastico, può indurre scelte alimentari più sane in termini di qualità, di quantità e di frequenza di consumo degli alimenti. 

«In particolare ad un mese dall’inizio dell’utilizzo di Nutripiatto e in seguito agli incontri didattici a scuola con genitori e bambini, è aumentata l’aderenza dei bambini alle linee guida nutrizionali in termini di porzione di proteine animali assunte. Ad esempio, la percentuale di bambini che consumavano pesce in quantità corretta è aumentata dal 18.5 per cento al 64 per cento e la percentuale dei bambini che bevevano 6 o più bicchieri d'acqua al giorno è aumentata dal 21 per cento al 51 per cento. Al contempo un numero significativo di bambini ha notevolmente ridotto il consumo di patatine fritte, bevande analcoliche e si è rilevato anche un incremento nel consumo dei vegetali per il 76 per cento dei bambini. Nutripiatto, dunque, può essere considerato uno strumento pratico ed efficace di educazione alimentare per migliorare la quantità e la qualità degli alimenti scelti dai bambini e dalle loro famiglie»,  afferma Laura De Gara, presidente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.