Con la pandemia in un solo anno i bambini già in sovrappeso hanno guadagnato fino a 5 chili

L’allarme

Con la pandemia in un solo anno i bambini già in sovrappeso hanno guadagnato fino a 5 chili

di redazione

Covid-19 ha pesato sui bambini, nel vero senso della parola. La sedentarietà, la noia, le troppe ore passate tra tablet e TV durante la pandemia hanno fatto guadagnare ai bambini già in sovrappeso dai 3 ai 5 chili. Lo dimostra un recente studio pubblicato su Jamasecondo cui nell’ultimo anno i piccoli con chili di troppo sono ingrassati più del triplo rispetto ai loro coetanei sani, peggiorando quindi le condizioni di salute. I bambini italiani non fanno eccezione. 

«L’obesità infantile è un problema irrisolto nel nostro Paese che la pandemia non ha fatto altro che peggiorare, con l’aumento del consumo di snack, di bibite e il maggior tempo trascorso davanti a pc e tablet, complice anche la DAD. È fondamentale tornare a muoversi e seguire una corretta alimentazione con ritmi e giuste quantità, perché sovrappeso e obesità che perdurano negli anni dello sviluppo, possono associarsi a  complicanze anche gravi, come diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa e depressione», – afferma Mariacarolina Salerno, presidente Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP) e Direttore dell’Unità di Pediatria Endocrinologica del Dipartimento di Scienze Mediche Translazionali dell’Università Federico II di Napoli. 

Già prima della pandemia in Italia si registravano tassi di sovrappeso pari al 20,4 per cento e di obesità pari al 9,4 per cento. Sotto accusa non solo il peggioramento delle abitudini alimentari e la riduzione dell’attività fisica ma anche il fatto che le famiglie sono lasciate sole ad affrontare il problema e spesso non si rendono conto dei chili di troppo dei bimbi: 4 mamme su 10 vedono infatti i propri figli in forma fisica anche se in sovrappeso od obesi. 

 «C’è anche da affrontare un risvolto prettamente sociale, infatti spesso i bambini sovrappeso e/o obesi si trovano in contesti economici e culturali già di per sé svantaggiati, proprio quei contesti che la pandemia ha colpito ancora più duramente. E il problema non si esaurirà con la pandemia ma lascerà i suoi strascichi a lungo: infatti si stima che un bambino obeso abbia un rischio di divenire un adulto obeso dal doppio a 6,5 volte maggiore rispetto a un bambino normopeso», sottolinea Maria Rosaria Licenziati, Segretario Generale SIEDP e Direttore del Centro Obesità e Patologie Endocrine Correlate dell’Azienda Ospedaliera Santobono-Pausilipon di Napoli. 

La SIEDP ha messo a punto un vademecum per contrastare i chili in eccesso, migliorare il metabolismo, l’agilità e la coordinazione motoria.

 - Alimentazione: la dieta deve essere varia e bilanciata, ripartita in 5 pasti giornalieri, preferendo porzioni che non siano abbondanti. Meglio preparare primi piatti con sughi poco elaborati, a base di verdure o di ortaggi oppure una zuppa di legumi. Come secondo piatto scegliere preferibilmente tra carni bianche, pesce, formaggi magri o latticini, affettati magri o uova. Verdura come contorno e frutta possono completare il pasto, consentendo di assumere poche calorie e fibre, e aumentare nello stesso tempo il senso di sazietà. Evitare spuntini ipercalorici, succhi di frutta, bevande zuccherate o alcoliche. Come spezza-appetito è meglio scegliere uno yogurt magro, un paio di fette biscottate, frutta fresca, frullati di frutta e ortaggi (finocchi, carote, ravanelli, sedano, ecc.). In particolare, è bene tenere pronte in frigorifero coppe di frutta tagliata a grandi pezzi e preferibilmente di vario colore. Masticare bene e di mangiare lentamente. Bere all’incirca un litro e mezzo di acqua al giorno.

- Attività fisica: quando si sta seduti a leggere o davanti alla televisione, interrompere l’attività dopo 30 minuti, alzandosi e camminando per la casa. Sono efficaci anche solo 3-5 minuti di attività motoria per migliorare il metabolismo. È  possibile attrezzare una palestra in casa, tale da favorire giochi di movimento spontaneo: attraverso l’uso di palle di gomma, bottiglie di plastica piene di acqua da usare come pesi, birilli o racchette, piccoli cesti, cerchi e tappetini di gomma. Anche se non sono in grado di sostituire uno sport, i videogiochi motori, per chi li possiede, possono contribuire a ridurre la sedentarietà. Meglio se fatti insieme con i fratelli o i genitori.