I reumatologi: «Ancora troppi i pazienti non vaccinati»

Linee guida della Sir

I reumatologi: «Ancora troppi i pazienti non vaccinati»

di redazione

Sono ancora troppi i pazienti reumatologici non vaccinati per Herpes Zoster, Covid-19, influenza, Hpv e pneumococco: l’allerta viene dalla Società italiana di reumatologia (Sir), che sottolinea la necessità di immunizzazione per le persone con malattie reumatologiche autoimmuni come artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, vasculiti, malattie autoinfiammatorie: malattie in aumento, spesso croniche, che colpiscono frequentemente persone in età lavorativa e con figli giovani, che causano un aumento di morbosità e mortalità. Per questi pazienti sono perciò necessarie le protezioni offerte dai vaccini.

Per promuovere l’importanza delle vaccinazioni e fornire indicazioni standardizzate per la pratica clinica, la Sir ha realizzato le “Raccomandazioni sulle vaccinazioni nei pazienti affetti da malattie reumatologiche”, presentate martedì 25 luglio a Roam. Le raccomandazioni sono state realizzate secondo la metodologia “Grade-Adolopment” in conformità ai requisiti del Sistema nazionale delle linee guida dell’Istituto superiore di sanità e sono quindi disponibili sul sito dell’Iss.

«Per i pazienti il rischio di contrarre infezioni è più elevato che nella popolazione generale – spiega Gian Domenico Sebastiani, presidente Sir – a causa sia dell’immunodepressione causata da alcune di queste patologie che dagli effetti delle terapie. Troppo spesso vengono sottovalutati i pericoli legati alle malattie prevenibili con vaccino. Per esempio, l’infezione da Herpes Zoster o Fuoco di Sant’Antonio può essere aggressiva, manifestarsi in modo atipico e determinare complicanze che peggiorano la qualità di vita. Anche una semplice influenza stagionale può avere conseguenze gravi a livello respiratorio. Riguardo il Covid-19, la letteratura scientifica è ancora in costante accrescimento – ricorda - ma anche qui abbiamo voluto indicare la vaccinazione come buona pratica per tutti i pazienti».

Le linee guida contengono indicazioni utili per le più comuni infezioni per i pazienti immunocompromessi: influenza stagionale, neumococco, papilloma virus umano, Haemophilus influenzae b, epatite A, epatite B, polio inattivato, meningococco B, meningococco ACWY coniugato, tetano, difterite e pertosse, tifo, Zoster e buone pratiche per il Covid-19

«Oggi c’è ancora un’ingiustificata diffidenza nei confronti dei vaccini – osserva Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) - che è necessario contrastare attraverso la corretta informazione. Per questa ragione aver realizzato le prime raccomandazioni per i pazienti reumatologici è un passo importante – assicura - che permetterà di aumentare la conoscenza delle malattie infettive in reumatologia e dei benefici che si possono ottenere grazie ai vaccini».