Le sigarette elettroniche danneggiano i vasi sanguigni. In combinazione con quelle tradizionali i rischi per la salute aumentano

Lo studio 

Le sigarette elettroniche danneggiano i vasi sanguigni. In combinazione con quelle tradizionali i rischi per la salute aumentano

Due studi, uno sugli animali e uno sugli esseri umani, dimostrano che le sigarette elettroniche provocano danni alle cellule dei vasi sanguigni. Il danno non è causato da una singola sostanza ma dal processo infiammatorio innescato dall’irritazione delle via aeree che coinvolge il nervo vago

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Immagine: TBEC Review, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons
di redazione

Le sigarette elettroniche a lungo andare danneggiano i vasi sanguigni aumentando il rischio di malattie cardiovascolari. Se usate insieme a quelle tradizionali, poi, il rischio di danneggiare la salute aumenta. Lo dimostrano i risultati di due nuovi studi, uno sugli esseri umani e l’altro sui topi, finanziati dai National Institutes of Health (NIH) statunitensi e pubblicati su Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology. 

Nel primo studio i ricercatori hanno analizzato campioni di sangue di 120 volontari, alcuni dei quali usavano da molto tempo sigarette elettroniche (più di 5 volte a settimana da più di tre mesi), altri fumavano da tempo sigarette tradizionali (più di 5 al giorno da più di tre mesi) e altri ancora non fumavano affatto.

Gli scienziati hanno esposto ogni campione di sangue a colture di cellule dei vasi sanguigni umani (cellule endoteliali) in laboratorio e hanno misurato il rilascio di ossido nitrico, un marcatore chimico utilizzato per valutare il corretto funzionamento delle cellule endoteliali. La salute dei vasi sanguigni dipende da molti fattori, come la permeabilità cellulare, la capacità delle molecole di passare attraverso uno strato di cellule dall'altra parte. Una eccessiva permeabilità compromette la funzione dei vasi sanguigni e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. Ebbene, i ricercatori hanno scoperto che nel sangue dei partecipanti che usavano sigarette elettroniche e di coloro che fumavano sigarette tradizionali le cellule dei vasi sanguigni rilasciavano una quantità significativamente maggiore di ossido nitrico rispetto alle cellule del sangue dei non fumatori. Inoltre, nel sangue di coloro che usavano le sigarette elettroniche si osservava anche una maggiore permeabilità delle cellule endoteliali rispetto a coloro che fumavano sigarette classiche ma anche rispetto ai non consumatori. Infine nei campioni di sangue dei fumatori di sigarette elettroniche si registrava un maggiore rilascio di perossido di idrogeno da parte delle cellule endoteliali rispetto al sangue dei non fumatori. 

Ognuno di questi tre fattori può contribuire alla compromissione della funzione dei vasi sanguigni nelle persone che usano sigarette elettroniche, hanno affermato i ricercatori.

«Nel nostro studio sull'uomo, abbiamo scoperto che i consumatori cronici di sigarette elettroniche avevano una funzione dei vasi sanguigni alterata, il che potrebbe metterli a maggior rischio di malattie cardiache. Il dato indica che gli utenti cronici di sigarette elettroniche possono avere un rischio di malattie vascolari simile a quello dei fumatori cronici», ha affermato Matthew L. Springer, della Divisione di Cardiologia presso l'Università della California a San Francisco, e leader di entrambi gli studi. 

Dall’analisi è emerso che le sigarette elettroniche compromettono la salute cardiovascolare in maniera diversa dal tabacco. In particolare, sono diversi i biomarcatori di rischio cardiovascolare individuati nei campioni di sangue delle persone che fumano sigarette elettroniche e di quelle che fumano sigarette tradizionali. 

«Questi risultati suggeriscono che l'utilizzo dei due prodotti insieme, come fanno molte persone, potrebbe aumentare i rischi per la salute rispetto all'uso singolo. Non ci aspettavamo di trovare questo», ha affermato Springer. 

Nel secondo studio, i ricercatori hanno cercato di scoprire quali sostanze presenti nelle e-cigarette e nelle sigarette tradizionali potessero essere responsabili del danno ai vasi sanguigni. Così hanno esposto gli animali a varie sostanze tra cui nicotina, mentolo, acroleina e acetaldeide (due sostanze chimiche presenti sia nel fumo di tabacco che nei vapori delle sigarette elettroniche) e nanoparticelle di carbonio innocue per mimare la natura particellare del fumo e dei vapori delle sigarette elettroniche.

Utilizzando speciali misurazioni del flusso arterioso, i ricercatori hanno osservato che il danno ai vasi sanguigni non sembra essere causato da una sostanza specifica ma potrebbe derivare da un processo infiammatorio innescato dall'irritazione delle vie aeree che invia segnali biologici nel nervo vago che svolge un ruolo chiave nella frequenza cardiaca, nella respirazione e in altre funzioni. E, di fatti, interrompendo i segnali del nervo vago nei ratti si evitavano i danni ai vasi sanguigni causati dal fumo. «Siamo rimasti sorpresi di scoprire che non c'era un singolo componente che si potesse rimuovere per fermare l'effetto dannoso del fumo o dei vapori sui vasi sanguigni. Finché c'è un’irritazione nelle vie aeree, la funzione dei vasi sanguigni può essere compromessa», dichiara Springer.