In Brasile nascerà la prima fabbrica di zanzare anti-dengue
Una guerra tra zanzare potrebbe mettere fine alla dengue. È questa la speranza dell’ “operazione Wolbachia”, un piano ben congegnato ideato dal World Mosquito Program (WMP), l’organizzazione non-profit che si prefigge di combattere le malattie trasmesse dalle zanzare (dengue, Zika, febbre gialla e chikungunya).
Il wolbachia è un batterio che riduce la capacità delle zanzare Aedes aegypti di diffondere il virus che provoca la dengue. I due microrganismi infatti, il batterio e il virus, non vanno d’accordo, non riescono cioè a convivere all’interno di uno stesso organismo. Gli insetti che ospitano il primo difficilmente ospitano anche il secondo.
Il progetto della WMP prevede quindi di diffondere nei prossimi 10 anni “eserciti” di zanzare portatrici di batteri del genere Wolbachia nelle aree urbane del Brasile che dovrebbero trasmettere il batterio alle zanzare circolanti in natura, rendendole così inadatte al trasporto del virus. Gli insetti speciali, equipaggiati con il batterio anti-virus, verranno prodotti in serie sul larga scala a partire dal 2024 all’interno di una vera e propria fabbrica di zanzare, la cui sede si troverà in Brasile in un luogo ancora non identificato. Da lì usciranno 5 miliardi di esemplari modificati l’anno, pronti a contagiare i loro simili con il batterio Wolbachia. Gli insetti potrebbero essere diffusi nell’ambiente dai droni, ma non sono esclusi metodi più tradizionali come il rilascio nell’ambiente da motociclette o automobili.
I primi test sul “metodo Wolbachia” hanno dato risultati contraddittori. Uno degli studi più completi realizzati finora, un trial clinico randomizzato e controllato condotto in Indonesia, ha dimostrato che questa strategia può ridurre del 77 per cento l’incidenza della dengue. Ma in alcune città del Brasile i risultati sono stati più modesti. A Niterói, l’ “operazione Wolbachia” è stata associata a una diminuzione del 69 per cento dei casi di dengue, mentre a Rio de Janeiro la riduzione è stata solo del 38 per cento. Va specificato però che questi ultimi studi, per diverse ragioni (tra cui l’uso di metodiche differenti) non vengono considerati affidabili dagli epidemiologi quanto quello indonesiano. Dati più consistenti dovrebbero provenire da un ampio studio randomizzato e controllato attualmente in corso a Belo Horizonte, in Brasile, che mette a confronto l'incidenza della dengue nelle aree che ricevono zanzare infette da Wolbachia con quella di altre aree non coinvolte.
Le zanzare infette da Wolbachia sono già state approvate dalle agenzie regolatorie brasiliane, ma la tecnologia è ancora in attesa di approvazione da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità. Il piano Wolbachia, sottolineano gli scienziati del WMP, non è comunque alternativo alle altre strategie di intervento come i vaccini.