Cancro del colon: nel testamento delle cellule morenti ci sono le istruzioni per sopravvivere alla chemioterapia
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Non si ferma, non retrocede, sopravvive ai potenti attacchi della chemioterapia e obbliga i medici a ricorrere ad altre strategie. Così il cancro del colon in stadio avanzato che diventa resistente alla chemioterapia può diventare più minaccioso, difficile da trattare e anche letale. Ora un gruppo di ricercatori di Francoforte ha individuato un nuovo meccanismo all’origine della resistenza. C’è di mezzo un deleterio testamento. Inaspettatamente le cellule cancerose annientate dalla chemioterapia, mentre si trovano sul punto di morte inviano un messaggio alle cellule vicine con istruzioni dettagliate su come sopravvivere.
Le cellule tumorali colpite dagli agenti chemioterapici rilasciano specifiche molecole del tipo adenosina trifosfato (Atp), una molecola fondamentale per le reazioni cellulari, che assumono il ruolo di sostanze messaggere.
I ricercatori tedeschi hanno osservato in una serie di esperimenti che le molecole Atp si legano ad alcuni recettori (P2X4) sulla superficie delle cellule tumorali che si trovano nei dintorni delle cellule agonizzanti. Il legame innesca un processo che spinge le cellule tumorali compagne di quelle morenti rimaste nel mirino della chemioterapia a trovare strategie di sopravvivenza. In sostanza, le cellule in agonia lanciano un allarme e invitano le compagne a mettersi in salvo, indicandogli esattamente come fare a eludere l’attacco. Grazie a questo lascito testamentario consegnato in extremis dalle cellule in procinto di morire, le cellule tumorali sopravvissute ottengono il “trucco” per sfuggire alla chemioterapia, rendendo così la crescita del tumore incontrollabile.
Come suggerisce la logica, la soluzione per impedire che ciò accada sarebbe quella di bloccare la comunicazione tra le cellule morenti e le cellule che le circondano. I ricercatori in esperimenti pre-clinici su modelli animali sono riusciti a bloccare il messaggio che conteneva le istruzioni per la salvezza osservando un miglioramento dell’efficacia della chemioterapia. I tumori che un tempo avevano sviluppato resistenza tornavano a rispondere molto bene alla chemioterapia.
«I risultati della nostra ricerca dimostrano che, nonostante anni di ricerche di successo, si stanno ancora scoprendo meccanismi sconosciuti che mostrano il modo in cui le cellule tumorali riescono a eludere la terapia. I nostri risultati offrono ora un nuovo e promettente punto di partenza per migliorare sostanzialmente il tasso di risposta dei carcinomi colorettali avanzati ai comuni agenti chemioterapici mediante la terapia combinata. Siamo rimasti sorpresi nel vedere che le cellule tumorali hanno sviluppato meccanismi di comunicazione avanzati al punto che anche mentre stanno per morire mantengono un ruolo attivo nel garantire la sopravvivenza dei vicini sotto "attacco" terapeutico. Ci auguriamo vivamente che interrompendo la comunicazione tra le cellule si possa ottenere un consistente aumento dell'effetto della terapia standard», spiega il Florian Greten, direttore della Georg-Speyer-Haus e portavoce del LOEWE Center Frankfurt Cancer Institute che ha guidato lo studio.
Gli scienziati si augurano di poter avviare al più presto una sperimentazione sugli esseri umani per testare la fondatezza della loro ipotesi.