Il Cnr in volo con l'Aeronautica militare per svolgere ricerche scientifiche ed esperimenti in condizioni di microgravità
È durato novanta minuti il volo partito giovedì 29 giugno da Spaceport America di Virgin Galactic (New Mexico – USA) per la missione Virtute 1 (Volo Italiano per la Ricerca e la Tecnologia sUborbiTalE), che ha visto l’equipaggio italiano, due ufficiali dell’Aeronautica militare e un ingegnere del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), decollare a bordo della navicella spaziale VSS Unity.
Il volo è stato effettuato a bordo della SpaceShipTwo di Virgin Galactic. È stato il primo che ha ospitato esperimenti e progetti di ricerca controllati direttamente da personale di bordo, sia tramite tecnologie indossabili sia tramite strumentazione all’interno della navicella spaziale. Durante il volo suborbitale l’equipaggio ha avviato le procedure per esperimenti in condizioni di microgravità, altrimenti di difficile realizzazione.
Gli esperimenti condotti a bordo, tredici in tutto, hanno riguardato gli effetti biologici della permanenza nella mesosfera sul corpo umano e gli effetti della microgravità su un’ampia varietà di proprietà fisiche e chimiche dei materiali.
I risultati degli esperimenti potranno fornire informazioni anche in ambito medico: i risultati consentiranno infatti di studiare gli effetti di agenti quali radiazioni, radicali liberi e stress ossidativo, alla base di molte patologie e principali cause di invecchiamento cellulare.
Il Consiglio nazionale delle ricerche «è estremamente orgoglioso di prendere parte a questa missione, che occorre nell’anno del nostro Centenario e segna un passo importante nelle attività di ricerca dell’Ente in ambito spaziale» commenta la presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza. «Una grande sinergia – sottolinea - ha caratterizzato la partnership fra Virgin Galactic, Aeronautica militare e il nostro Ente. Professionisti qualificati, assieme a ricercatrici e ricercatori di più Istituti del Cnr, hanno raggiunto un traguardo importantissimo. Lo spazio non rappresenta più da tempo una frontiera invalicabile, ma oggi è un poco più vicino».
Partner scientifici degli esperimenti molte realtà universitarie italiane e non, tra cui gli Atenei di Padova, Milano e Tor Vergata di Roma.