Eczema, il prurito acuto passa per un’altra strada del sistema nervoso. Ecco perché gli antistaminici non sempre hanno effetto
Nell’eczema ci sono due forme di prurito, quello cronico e quello acuto. Il primo è scatenato dal rilascio di istamine e può essere controllato con gli antistaminici. Il secondo dipende dalla produzione di immunoglobuline IgE. Per quest’ultimo servono nuovi farmaci con un altro target
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Scoperta la “strada segreta” percorsa dal prurito dell’eczema. I segnali che arrivano al cervello imponendo l’irrefrenabile desiderio di grattarsi nei pazienti affetti dall’eruzione cutanea passano per un canale nuovo, che non era stato finora individuato. Così si spiega come mai spesso gli antistaminici non risolvono l’invalidante disturbo: i farmaci più usati per placare gli attacchi acuti di prurito infatti bloccano il percorso nervoso sbagliato.
Più precisamente, gli antistaminici sono in grado di interrompere i segnali del prurito cronico, ma non quelli del prurito acuto, proprio perché questi ultimi passano da un’altra parte. La scoperta descritta su Cell potrebbe favorire lo sviluppo di farmaci indirizzati verso il nuovo target.
«Anni fa, si pensava che il prurito e il dolore fossero facessero lo stesso percorso dai nervi al cervello, ma si è capito che non è così, e queste nuove scoperte mostrano che esiste un altro percorso che causa gli episodi di prurito acuto nei pazienti con eczema», afferma Brian S. Kim, dermatologo e professore associato di medicina presso la Washington University di St. Louis, autore principale dello studio.
Il prurito cronico è molto fastidioso ma viene tenuto sotto controllo dagli antistaminici. I pazienti con eczema possono attribuire al disagio del prurito cronico un punteggio di 5 in una scala di 0 a 10. Ma il prurito acuto viene inevitabilmente valutato con un 10 perché è esasperante e incontrollabile. «Ora che sappiamo che gli attacchi acuti vengono trasmessi in un modo completamente diverso, possiamo prendere di mira quel percorso e forse possiamo aiutare quei pazienti», ha dichiarato Kim.
Il percorso tipico del prurito cronico coinvolge cellule della pelle che attivandosi rilasciano istamine, sostanze infiammatorie che vengono inibite dai farmaci antistaminici. Ma nella fase acuta il segnale di prurito viene trasmesso ai nervi da alcune cellule del sangue che rilasciano sostanze diverse dalle istamine che quindi sfuggono ai farmaci tradizionali.
I ricercatori hanno scoperto che in molti casi gli attacchi acuti di prurito nei pazienti con eczema sono associati all’esposizione ad alcuni allergeni presenti nell’ambiente che spingono il sistema immunitario a produrre in abbondanza l’immunoglobulina E (IgE). Ebbene, i pazienti con eczema che producono IgE in risposta agli allergeni nell'ambiente hanno maggiori probabilità di sperimentare episodi di prurito acuto e grave.
«Supponiamo che un paziente con eczema vada a casa della nonna, dove c'è un gatto, e gli venga un attacco acuto di prurito. È probabile che il pelo di gatto stia attivando le IgE e le IgE attivino il prurito», ha spiegato Kim.
C’è quindi il forte sospetto che la produzione di IgE sia la causa del prurito acuto. Per confermare questa ipotesi, i ricercatori hanno condotto un esperimento su modelli di topi affetti da eczema. Osservando gli animali, gli scienziati hanno notato che a un aumento della produzione di IgE corrisponde un aumento del prurito. Ma il processo è diverso. In questo caso non si assiste al rilascio di istamina da parte delle cellule della pelle. Le IgE sembrano piuttosto attivare un tipo di globuli bianchi chiamati basofili, i quali, a loro volta, attivano un gruppo di cellule nervose completamente diverso da quello stimolato dalle cellule della pelle che rilasciano istamine.
La scoperta che il prurito acuto nell'eczema possa essere legato all'esposizione agli allergeni suggerisce ai pazienti di evitare fonti sospette di allergie come animali, polvere, muffe o determinati alimenti. Ma indica anche nuovi bersagli terapeutici per il trattamento del prurito acuto che non risponde agli antistaminici. «Abbiamo trovato un collegamento tra il prurito acuto nell'eczema e le reazioni allergiche trasmesse da una popolazione di cellule completamente diversa. I pazienti che sperimentano episodi di prurito acuto, reagiscono allo stesso modo delle persone con allergia acuta. Se riusciamo a bloccare questo percorso con i farmaci, potremmo contribuire a migliorare il trattamento non solo del prurito ma di altri problemi, tra cui forse la febbre da fieno e l’asma», conclude Kim.