Emicrania. Speranze di cura dalla luce verde: più che dimezzato il numero di attacchi
Da 10 episodi al mese a 4. Molte persone che soffrono di emicrania già ci metterebbero la firma. Ma la nuova terapia basata sulla luce verde promette anche di rendere gli attacchi rimanenti meno dolorosi e meno lunghi presentandosi così come una soluzione ancora più allettante per i pazienti.
I benefici del raggio verde, calibrato alla giusta frequenza e alla giusta intensità per un determinato periodo di tempo, sono emersi da uno studio di piccole dimensioni condotto dai ricercatori dell’Università dell’Arizona pubblicato su Cephalalgia.
Gli scienziati, che avevano già testato la sicurezza della terapia sugli animali, hanno reclutato 29 pazienti affetti da emicrania episodica (fino a 14 attacchi al mese) o cronica (con più di 15 attacchi al mese) che non avevano tratto giovamento dalle tradizionali terapie, farmaci per il dolore o per la profilassi o iniezioni di botulino.
I partecipanti sono stati prima esposti alla luce bianca da una a due ore al giorno per 10 settimane e, dopo una pausa di due settimane, a una luce verde per altre 10 settimane.
I benefici della terapia con la luce verde sono emersi dalle stesse annotazioni dei pazienti sul diario personale nel quale veniva segnato il numero di attacchi e l’intensità. Ebbene, i partecipanti avevano osservato una riduzione del dolore del 60 per cento in una scala da 0 a 10, sostenendo di essere passati da un malessere valutato in media con un punteggio di 8 a un disturbo più sopportabile che non superava il valore di 3,2. Il numero degli attacchi si era ridotto in media del 60 per cento, con la maggior parte dei pazienti affetti sia da emicrania cronica che episodica che aveva dichiarato di aver dimezzato la frequenza degli episodi. Non solo. Grazie alla terapia con la luce verde il mal di testa durava meno, la qualità del sonno migliorava e le attività quotidiane, sia fisiche che mentali venivano svolte con meno fatica. Insomma, l’intera qualità di vita dei pazienti ne beneficiava.
Inoltre non è stato osservato alcun effetto collaterale.
«Nonostante i recenti progressi, il trattamento dell'emicrania è ancora una sfida. L'uso di una terapia non farmacologica come il la luce verde può essere di enorme aiuto per una varietà di pazienti che non vogliono assumere farmaci o non rispondono ad essi. La bellezza di questo approccio è la mancanza di effetti collaterali associati. Semmai, la terapia sembra migliorare il sonno e altre misure di qualità della vita», ha dichiarato Amol M. Patwardhan tra gli autori dello studio.
L’emicrania è la terza malattia più diffusa al mondo con un miliardo di persone colpite da devastanti mal di testa spesso accompagnati da nausea e vomito. Un approccio non farmacologico, senza effetti collaterali ed economico potrebbe davvero fare la differenza.
Tuttavia il campione dello studio, per ammissione degli stessi autori, è troppo esiguo per poter arrivare a definire la nuova strategia terapeutica una vera svolta nel trattamento dell’emicrania. Serviranno ulteriori sperimentazioni con un numero di partecipanti più ampio per valutare i reali benefici della luce verde.