Malattie genetiche rare, da Fondazione Telethon 5,27mln alla ricerca di eccellenza

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Malattie genetiche rare, da Fondazione Telethon 5,27mln alla ricerca di eccellenza

di redazione

A pochi giorni dalla ricorrenza del 28 febbraio dedicata alle persone con malattie rare, Fondazione Telethon ha annunciato i 35 vincitori del primo round del bando aperto a ricercatori attivi sull’intero territorio nazionale. Complessivamente, saranno destinato 5 milioni e 270mila euro in favore di 35 progetti di ricerca in tutta Italia. 

La valutazione, conclusa alla fine del 2022, è stata affidata a una commissione scientifica composta da 28 scienziati in gran parte stranieri. Tra i progetti finanziati, una quota significativa indagherà meccanismi ancora ignoti o solo parzialmente chiariti di malattie genetiche tuttora prive di un trattamento specifico, ma non mancano anche progetti già focalizzati su potenziali approcci terapeutici. Tra le malattie oggetto di studio figurano sindromi molto rare come quella di Pitt-Hopkins o di Catel-Mankze accanto a patologie più note e studiate quali quella di Huntington o la distrofia muscolare di Duchenne, ma anche forme rare ed ereditarie di malattie ad alta diffusione come quella di Alzheimer.

In questi giorni, inoltre, prenderà il via il secondo round del bando, che prevederà l’assegnazione di una nuova tranche di fondi la prossima estate. 

«Il finanziamento della ricerca è il cuore delle attività di Fondazione Telethon. Per questo motivo cerchiamo continuamente di migliorare i processi di valutazione della ricerca, a partire dalla presentazione dei progetti», dichiara Francesca Pasinelli, direttore generale di Fondazione Telethon. «Siamo convinti che questo sia il solo modo di assicurare che i fondi raccolti siano investiti correttamente e vadano dunque a finanziare gli scienziati che rappresentano l’eccellenza nel proprio ambito. L'obiettivo è garantire l’avanzamento della ricerca sulle malattie genetiche rare, a partire dagli studi di base. In questa occasione, siamo molto soddisfatti di poter dire che abbiamo potuto finanziare tutti i progetti considerati meritevoli dalla commissione di valutazione, il che conferma la validità della formula ‘multiround’ che abbiamo scelto di utilizzare».

I ricercatori finanziati

CAMPANIA

Antonio Baldini, Università Federico II di Napoli

Monica Dentice, Università Federico II di Napoli

Alessandro Fraldi, CEINGE Biotecnologie Avanzate Franco Salvatore di Napoli

EMILIA-ROMAGNA

Serena Carra, Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia

FRIULI-VENEZIA-GIULIA

Alessandra Corazza, Università degli Studi di Udine

Antonello Mallamaci, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA)

LAZIO

Gianluca Canettieri, Sapienza Università di Roma

LIGURIA

Fabio Benfenati, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova

Valter Tucci, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova

Michael Pusch, Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR di Genova

Michela Tonetti, Università degli Studi di Genova

LOMBARDIA

Massimo Alessio, Università Vita-Salute San Raffaele

Giorgio Nevio Casari, Università Vita-Salute San Raffaele

Maurizio D’Antonio, Università Vita-Salute San Raffaele

Anna Maria Cariboni, Università degli Studi di Milano

Diego Maria Fornasari, Università degli Studi di Milano

Thomas Vaccari, Università degli Studi di Milano

Marta Valenza, Università degli Studi di Milano

Roberta Besio, Università degli Studi di Pavia

Andrea Mazzanti, Università degli Studi di Pavia

Carlo Sala, CNR di Neuroscienze e di Ricerca Genetica e Biomedica

Elisa Di Pasquale, CNR di Neuroscienze e di Ricerca Genetica e Biomedica

PIEMONTE

Enrica Boda, Istituto di Neuroscienze Cavalieri Ottolenghi (NICO - Università di Torino) 

Deborah Chiabrando, Università degli Studi di Torino

Armando Genazzani, Università del Piemonte Orientale

TOSCANA

Francesco De Logu, Università degli Studi di Firenze

Michela Ori, Università degli Studi di Pisa

UMBRIA

Loredana Bury, Università degli Studi di Perugia

Paolo Gresele, Università degli Studi di Perugia

Francesca Fallarino, Università degli Studi di Perugia

VENETO

Letizia Mariotti, CNR - Istituto di Neuroscienze di Padova

Bert Blaauw, Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM)

Vanina Romanello, Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM)

Paolo Bernardi, Università degli Studi di Verona

Daniele Guardavacca, Università degli Studi di Verona