Oltre cento progetti di ricerca per studiare la microflora dell’intestino

Per il bando Cibo, microbiota e salute

Oltre cento progetti di ricerca per studiare la microflora dell’intestino

di redazione

Sono 114 i progetti presentati per il bando di ricerca Cibo, microbiota e salute dell'Accademia di Medicina di Torino e Beni di Batasiolo, azienda vitivinicola delle Langhe. Pubblicato a febbraio, al bando per due premi di ricerca da 40 mila euro hanno risposto gruppi di ricercatori italiani di varia estrazione specialistica (clinici, biologi, informatici, ingegneri, veterinari) di 61 tra università e centri di ricerca distribuiti in 14 Regioni. I progetti sono stati esaminati da una commissione composta da 14 ricercatori, soci dell’Accademia, che ha selezionato i 23 progetti migliori; i due progetti vincenti che si aggiudicheranno il bando saranno annunciati in autunno.

I progetti presentati «sono caratterizzati da un ottimo livello scientifico, gli approcci proposti utilizzano i più moderni supporti tecnologici, le metodologie prospettate sono razionali e l’esperienza dei ricercatori, documentata dalla loro produzione scientifica, è mediamente di elevato livello» racconta Giancarlo Isaia, presidente dell’Accademia di Medicina di Torino. «Per questo motivo – prosegue - si può ritenere che i risultati attesi potranno generare non soltanto sviluppi importanti per affrontare più adeguatamente, soprattutto attraverso una corretta e sana alimentazione, i problemi di salute della popolazione in generale e degli anziani in particolare, favorendo un invecchiamento di successo, ma anche ricadute di tipo economico connesse all’introduzione di nuove tecnologie e allo sfruttamento di brevetti».

«Quando l’Accademia di Medicina di Torino ci ha prospettato l’idea di istituire un premio per la ricerca medica sul microbiota e cioè sui fattori determinanti che mettono in relazione il cibo, e quindi anche il vino, con la salute, abbiamo subito capito che si trattava della forma ideale di investimento per un processo produttivo nuovo e qualificante in campo vinicolo» spiega Valentina Dogliani, vice presidente di Batasiolo Spa. «La Batasiolo – aggiunge - è prima di tutto un’azienda che ha la responsabilità di garantire prodotti assolutamente sicuri e qualitativamente ineccepibili» e «il nostro aiuto alla ricerca scientifica sul microbiota va nella stessa direzione, anzi viene prima di tutto: dalla medicina ci attendiamo precise indicazioni per operare allo scopo di elevare sempre di più la qualità dei nostri vini. É una caratteristica che ogni industria seria e avanzata deve porre al proprio lavoro».

Nell’intestino umano albergano fino a un milione di miliardi di organismi unicellulari, un numero dieci volte superiore a quello di tutte le cellule del corpo umano, in prevalenza batteri, che costituiscono il microbiota intestinale. I batteri mantengono con l'ospite uno stretto rapporto simbiotico e non sono distribuiti in maniera omogenea: sono relativamente pochi nello stomaco e nel duodeno, mentre nel digiuno e nell'ileo raggiungono i dieci milioni per grammo e nel colon si possono contare da cento a mille miliardi di cellule batteriche per grammo.