Un premio alla ricerca under 40 sulla sclerodermia giovanile

Il bando

Un premio alla ricerca under 40 sulla sclerodermia giovanile

di redazione

Due premi per un totale di 10 mila euro saranno assegnati ad altrettanti progetti di ricerca sulla sclerodermia giovanile. Verranno consegnati in occasione del Congresso nazionale della Società Italiana di reumatologia pediatrica (Reumaped) che avrà luogo a Firenze dal 16 al 18 novembre 2023.

È quanto prevede il bando lanciato in occasione della settimana dedicata alla sclerodermia dall'Apmarr, l'Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare, con il supporto scientifico della Società italiana di reumatologia pediatrica.

Il bando, in ricordo di Alessio Mustich, bambino colpito da sclerodermia giovanile, è rivolto ai giovani ricercatori in reumatologia pediatrica con un’età uguale o inferiore ai 40 anni, che sono invitati a partecipare inviando la propria candidatura, completa di tutte le informazioni richieste, entro l'1 ottobre 2023, esclusivamente attraverso e-mail all’indirizzo: info@reumaped.it.

«Siamo orgogliosi di poter promuovere anche quest’anno il premio di ricerca in ricordo di Alessio perché solo attraverso lo studio e l’innovazione scientifica possiamo compiere passi avanti nel campo della salute per ottenere nuove soluzioni terapeutiche che possano aiutare a contrastare patologie rare, come la sclerodermia, e a migliorare la vita delle persone che ne sono colpite, in particolar modo di quelle più indifese, come i bambini» dice Antonella Celano, presidente Apmarr.

La sclerodermia giovanile rientra nella sfera delle malattie reumatiche che possono interessare l’età pediatrica. Si tratta di un gruppo di condizioni rare, a patogenesi autoimmune ed eziologia ignota, di cui esistono due distinte forme: la forma localizzata che interessa principalmente la cute, ma può comportare gravi deformità e gravi problemi estetici e la sclerosi sistemica. La sclerosi sistemica giovanile, per molti aspetti simile a quella dell’adulto, coinvolge primariamente la cute, ma si può estendere agli organi interni quali polmoni, cuore, reni e apparato gastrointestinale.

Purtroppo, a oggi non sono note le cause che portano a questa condizione ed è per questo che la ricerca diventa fondamentale.

«Abbiamo deciso di promuovere questo importante bando di ricerca insieme ad Apmarr non solo per studiare una patologia rara e potenzialmente grave ma anche per incentivare e sostenere i giovani ricercatori che rappresentano il futuro della medicina» spiega Fabrizio De Benedetti, direttore dell'Unità di Reumatologia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e presidente della Società italiana di reumatologia pediatrica. «La sclerodermia giovanile è una malattia che affligge un numero molto limitato di persone e a oggi non esistono terapie innovative efficaci per trattarla. Questo ci spinge a mettere in campo tutte le nostre risorse – conclude - per sostenere la ricerca scientifica e per promuovere lo sviluppo di soluzioni che possano migliorare la qualità di vita dei pazienti».