Il ritorno alla natura protegge dalle allergie? La risposta arriva dalle comunità mennonite
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Prima degli anni Cinquanta del XX secolo le allergie erano poco diffuse. Da qui è nato il sospetto che dermatiti, eczemi, asma, allergie alimentari fossero malattie moderne esplose in concomitanza con una serie di elementi tipici del progresso: gli antibiotici, i detergenti, l’inquinamento atmosferico, l’igiene eccessiva e le poche occasioni di esposizione ai microbi per i bambini.
Un nuovo elemente a sostegno di questa ipotesi arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Immunology condotto all’interno delle comunità dei mennoniti, gruppo religiosi che rinnegano la società dei consumi e spesso vivono consumando i prodotti coltivati nelle loro fattorie, riducendo al minimo l’uso della tecnologia passando le giornate alla maniera dei contadini di circa un secolo fa.
Un gruppo di ricercatori della University of Rochester ha voluto scoprire se chi nasce fuori dal progresso ha meno probabilità di sviluppare allergie.
I ricercatori hanno raccolto campioni di latte materno di 52 donne con bambini tra le due settimane e i sei mesi che appartenevano alle comunità dei mennoniti negli Stati Uniti e li ha messi a confronto con quelli di 29 donne che vivevano in città sfruttando tutte le risorse della modernità.
Dall’analisi è emerso che il latte materno delle mamme delle comunità religiose avevano livelli maggiori di anticorpi IgA1 e IgA2 contro arachidi, uova, acari della polvere, batterio Streptococcus equii (un patogeno dei cavalli) rispetto al latte delle mamme “moderne”. Inoltre, il latte delle mamme delle comunità mennonite conteneva un maggior numero di microbi, come batteri delle famiglie Prevotellaceae, Veillonellaceae, and Micrococcaceae, oltre a olgisaccaridi e acidi grassi. La presenza di questi elementi è indicativa di una maggiore protezione del tratto respiratorio e dell’intestino nei confronti degli allergeni.
«I nostri risultati indicano che il latte materno delle madri mennonite contiene livelli più elevati di anticorpi benefici, microbi e metaboliti che aiutano a “programmare” il microbiota intestinale in via di sviluppo e il sistema immunitario dei loro bambini. Questi elementi possono proteggere i bambini dallo sviluppo di malattie allergiche. È un fattore importante, perché può aiutare a spiegare perché le malattie atopiche stanno attualmente esplodendo nelle popolazioni occidentali. Forse un giorno queste scoperte potrebbero aiutare a prevenire o mitigare queste malattie», ha commentato Antti E. Seppo del Department of Pediatrics dell’Università di Rochester che ha guidato lo studio.
Come era prevedibile, le donne delle comunità mennonite avevano contatti frequenti con animali sia domestici, cani e gatti, sia da allevamento, mucche, pecore, maiali, usavano poco gli antibiotici e i pesticidi e partorivano per lo più in casa. Tra loro e i loro figli le allergie erano poco diffuse.
«I nostri risultati indicano che le donne in tali fattorie tradizionali sviluppano una immunità alle allergie attraverso l'esposizione a lungo termine ad animali da allevamento e ad alimenti come latte e uova di fattoria non pastorizzati. I risultati suggeriscono anche che i bambini possono acquisire una certa protezione contro le malattie allergiche attraverso il latte materno», conclude Seppo.