Sclerosi multipla, individuata una proteina che accende il fuoco dell’infiammazione

Lo studio

Sclerosi multipla, individuata una proteina che accende il fuoco dell’infiammazione

La proteina Piezo 1 frena l’attività delle cellule immunitarie incaricate di combattere l’infiammazione associata alla malattia autoimmune. Gli esperimenti sui topi hanno dimostrato che inibendo geneticamente la proteina, la risposta immunitaria torna efficace e la malattia è meno grave

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Immagine: Kassa ait, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons
di redazione

Inibire una proteina per ridurre l’infiammazione provocata dalla sclerosi multipla. È la nuova strategia terapeutica proposta dai ricercatori della University of California, Irvine (UCI) in uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances. La proteina in questione si chiama Piezo 1 ed è una proteina del canale ionico meccanosensibile che per la prima volta è stata associata alla malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale. I ricercatori hanno infatti scoperto che Piezo 1 impedisce a un particolare tipo di cellule immunitarie, le  cellule immunitarie T regolatorie (T-reg) di mitigare l’infiammazione neurologica provocata dalla sclerosi multipla.  

Gli scienziati hanno osservato nei topi che, inibendo la proteina, con un intervento di editing genetico, le cellule immunitarie T-reg tornavano a funzionare a pieno regime frenando l’impennata infiammatoria della malattia. Gli animali sottoposti alla terapia mostravano sintomi più lievi. 

In condizioni normali le cellule T sfruttano le potenzialità di alcune proteine specializzate, come le Piezo1, per rilevare la presenza di agenti patogeni e organizzare una difesa contro varie malattie e condizioni, tra cui infezioni batteriche, ferite e persino tumori. In alcuni casi però le cellule immunitarie, per ragioni per lo più ignote, agiscono in maniera incontrollata e finiscono per dare origine a malattie autoimmuni nelle quali il sistema immunitario attacca le cellule sane del corpo. 

Le T-reg, in particolare,  controllano le risposte immunitarie e svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione delle reazioni autoimmuni. 

Ma la proteina Piezo 1 può “remargli contro” impedendogli di portare a termine in maniera efficace il loro compito. 

«Data la capacità dimostrata di Piezo1 di trattenere le cellule T-reg, riteniamo che l'inibizione di Piezo1 potrebbe portare a nuovi trattamenti per i disturbi neuroinfiammatori, come la sclerosi multipla», spiegano Amit Jairaman e Shivashankar Othy, autori principali dello studio. 

La proteina Piezo 1 favorisce la conduzione di ioni ogni volta che le cellule sono sottoposte a forze meccaniche e regola una serie di funzioni importanti dell’organismo come il volume di globuli rossi, la pressione sanguigna, lo sviluppo vascolare e dell’apparato osseo. Con un ruolo chiave anche nella differenziazione delle cellule staminali neuronali. Non finisce qui. Ora si scopre che la proteina Piezo 1 ha un ruolo chiave nel modulare le risposte immunitarie. 

Piezo 1 appartiene alle categoria dei canali del calcio, proteine che permettono il passaggio di determinati ioni dall'esterno all'interno della cellula o viceversa. Era già noto che questo tipo di proteine influenzasse l’attività delle cellule T legate al passaggio di calcio, ma sorprendentemente Piezo1 non ha nulla a che fare con tutte quelle funzioni delle cellule T che si basano sul calcio, come la formazione dei linfonodi, la motilità interstiziale, l’attivazione, proliferazione o differenziazione in cellule T effettrici.

«Abbiamo scoperto che il ruolo di Piezo1 sembra essere abbastanza specifico per le T-regs. Pertanto, prendere di mira Piezo1 potrebbe essere una strategia nuova e ideale per curare la sclerosi multipla preservando la capacità del sistema immunitario di combattere nuove infezioni» specifica Othy.