Alimentazione, telemedicina, ospedale di territorio, dati digitali: in dieci punti il futuro della sanità italiana

Winter School 2022 di Motore Sanità

Alimentazione, telemedicina, ospedale di territorio, dati digitali: in dieci punti il futuro della sanità italiana

di redazione

Dopo gli interventi di oltre cento relatori in presenza o collegati da remoto, si è conclusa venerdì 11 febbraio la due giorni della Winter School 2022 di Pollenzo (CN) organizzata da Motore Sanità, in collaborazione con l’Università di Scienze gastronomiche.

Questa sesta edizione, dal titolo “Oltre la logica dei silos per un’offerta integrata di salute”, ha avuto come base, spiega Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità, «il tema dell’integrazione tra le Istituzioni, la cura e la presa in carico del cittadino-paziente e i vari attori del Servizio sanitario nazionale, fino a ora non pienamente integrati. La mancanza di integrazione – precisa Zanon - la si osserva sia per ciò che concerne la continuità assistenziale ospedale-territorio, sia per ciò che concerne la sanità digitale, per cui il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr, prevede fondi importanti per il fascicolo sanitario e la telemedicina. Il Pnrr stesso, tra l’altro, pone al centro del futuro della sanità italiana il necessario rilancio della medicina territoriale».

Ecco allora, in sintesi, la “call to action” in dieci punti emersa al termine dei lavori per migliorare il nostro Ssn e la salute nel suo complesso.

1. Spendere bene i soldi del Pnrr. Non dimentichiamo che i 10 miliardi previsti per il Piano nazionale di ripresa e resilienza sono sì “debito buono”, ma pur sempre debito;

2. Rilanciare la medicina territoriale. Gli operatori della sanità e i cittadini si aspettano una risposta definitiva di rilancio della medicina territoriale, a partire da un impegno giusto, equilibrato e costruttivo della Medicina generale e dei pediatri di libera scelta;

3. Nuovi sistemi di approvigionamento nell’ambito sanitario, a partire dalle gare di appalto con modalità di offerta anche basata sui servizi, con proposte di offerta trasversale dei prodotti. Per la cura domiciliare dello scompenso cardiaco, per esempio, piuttosto che acquistare separatamente bilancia, sfigmomanometro, ecg trasferibile, teleconsulto e farmaci, molto meglio un servizio che comprenda tutto;

4. L’importanza dei dati nella sanità digitale. I dati sono fondamentali perché permettono di curare meglio le persone e perché, con l’intelligenza artificiale, permettono di predire eventuali patologie. Sarà questa la vera rivoluzione in sanità che consentirà di rivedere il sistema della medicina territoriale e la riorganizzazione della rete ospedaliera;

5. Rivedere le reti di patologia in rapporto all'organizzazione ospedaliera e alla medicina territoriale, portando sul territorio quello che non è strettamente necessario gestire in ospedale (per esempio, l'oncologia territoriale);

6. L’importanza dei medici di famiglia. In riferimento alla precocità nel trattamento virale per limitare gli effetti della pandemia Covid, la soluzione sarebbe quella di affidare le terapie, per la maggior parte somministrate in ospedale, ai medici di medicina generale, con l’eventuale teleconsulenza dello specialista, per abbreviare i tempi e somministrarle secondo protocollo;

7. Puntare sulla telemedicina. Una grande opportunità per i cittadini, che rappresenterà un nuovo sistema di cura per i malati. La telemedicina non eliminerà la visita in presenza da parte del medico, ma permetterà di collegare meglio il domicilio con la medicina generale e con la medicina specialistica;

8. Le risorse umane. Mancano medici ospedalieri, medici di medicina generale, infermieri. Le associazioni di categorie, anni addietro, avevano già fatto fosche previsioni. Grazie ai fondi del Pnrr si pensa di rinforzare le risorse umane, formandole ad hoc;

9. Accendere i fari sulle malattie mentali. La pandemia ha prodotto in tutto il mondo, oltre alla morte e alla malattia di decine di milioni di persone, sconvolgimenti sociali ed economici e un drammatico aumento dell’incidenza di disturbi mentali, dovuti sia all’effetto diretto del virus sia a eventi ambientali come l’isolamento, la convivenza familiare forzata, la Dad e altri ancora. Pare pertanto indispensabile attrezzarsi a sostenere la popolazione dal punto di vista psichico e, in particolare, la fascia di età degli adolescenti con accesso precoce ai trattamenti efficaci, una maggiore e più attenta prevenzione, nonché un maggior controllo in termini di aderenza alle terapie;

10. L’importanza del cibo. È ormai consolidato che la salute della persona e la salute del Pianeta siano interconnesse. L’alimentazione in questa partita gioca un ruolo fondamentale. Ecco allora l’importanza di un cibo buono, pulito e giusto. Il punto di partenza è la vita dei terreni. Oggi si è esasperata una filiera dove i cibi vengono sempre più raffinati, alterati dalla chimica. Le conseguenze di questo modello stanno nell’inquinamento dell’aria, dei terreni, la forte correlazione con tutto quello che riguarda la salute dell’uomo. Il tema delle politiche sanitarie e delle politiche della salute devono quindi trovare soluzioni giuste ed efficaci, non solo efficienti.