Covid-19 ha ridotto l’aspettava di vita di 2 anni. Come la seconda guerra mondiale
La pandemia ha azzerato i progressi costanti degli ultimi decenni nell’aspettativa di vita. Gli Stati Uniti hanno registrato il dato peggiore con una riduzione di 2,2 anni di speranza di vita alla nascita. In Italia c’è stato un calo 1,2 anni
A_Street_Scene,_City_Centre_Downtown,_Vancouver_during_coronavirus_pandemic_(49925367032).jpg

Nel 2020 l’aspettativa di vita negli Stati Uniti è stata di 2,2 anni inferiore a quella del 2019. In Lituania si è ridotta di 1,7 anni, in Italia di 1,2. Era dai tempi della seconda guerra mondiale che in Europa la speranza di vita alla nascita non calava così tanto. Per fare un esempio concreto: nel 2019 un maschio nato in Italia aveva un aspettativa di vita di più 81 anni, nel 2020 di 79.
I dati demografici negli anni di Covid-19 sono peggiori di quelli successivi alla dissoluzione del blocco sovietico. Lo dimostra uno studio condotto dai ricercatori del Leverhulme Centre for Demographic Science dell’Università di Oxford pubblicato sull’International Journal of Epidemiology. Si tratta della più ampia indagine sull’impatto che la pandemia ha avuto sulla mortalità in Europa e negli Stati Uniti condotta finora. In 27 Paesi sui 29 oggetto dello studio è stata osservata una consistente riduzione nell’aspettativa di vita con un’evidente inversione di tendenza rispetto a un lungo periodo di continua crescita della vita media. In 10 Paesi, Italia compresa, nel 2020 gli uomini hanno avuto un aspettativa di vita più bassa di quella indicata nelle statistiche demografiche del 2015, un anno segnato da un picco di mortalità causato da un’epidemia influenzale particolarmente grave.
L’aspettativa di vita alla nascita è un parametro chiave per valutare la salute e la longevità di una popolazione perché indica quanti anni di vita in media si hanno di fronte alla nascita in base al tasso di mortalità registrato in un determinato luogo e in un determinato periodo di tempo.
Prima della pandemia l’aspettativa di vita alla nascita era aumentata costantemente nel corso degli ultimi due secoli. Con Covid-19 la tendenza si è interrotta.
I ricercatori hanno raccolto i dati sulla mortalità per tutte le cause di 29 Paesi, tra cui la maggior parte dei Paesi europei, gli Stati Uniti e il Cile nel periodo tra il 2015 e il 2019 e li hanno confrontati con quelli del 2020. Ebbene, la pandemia ha sbaragliato le statistiche. Per fare un confronto con dati recenti basta risalire alla stagione influenzale 2014-2015, ricordata come una parantesi negativa nelle tendenze demografiche di molti Paesi europei. In quell’anno il calo maggiore nell’aspettativa di vita era stato osservato in Italia con una perdita di circa sei mesi sia tra i maschi che tra le femmine. Ebbene, Covid-19 ha avuto un impatto due volte superiore togliendo più di un anno di speranza di vita ai maschi italiani.
In tutti i 29 Paesi coinvolti nell’indagine, i dati peggiori sono sempre stati registrati tra i maschi.
«Nei Paesi dell'Europa occidentale come la Spagna, l'Inghilterra e il Galles, l'Italia, il Belgio, tra gli altri, l'ultima volta che sono stati osservati cali così evidenti dell'aspettativa di vita alla nascita in un solo anno è stato durante la seconda guerra mondiale», ha specificato José Manuel Aburto, a capo dello studio.
In 22 Paesi inclusi nello studio il calo dell’aspettativa di vita provocato da Covid-19 è stato superiore ai sei mesi.
Per comprendere ancora meglio il danno della pandemia va ricordato che nella maggior parte dei casi c’erano voluti circa sei anni per aumentare di un anno l’aspettativa di vita della popolazione. In pochi mesi Covid-19 ha cancellato questi progressi faticosamente raggiunti.
Gli Stati Uniti sono il Paese che ha subito la massima riduzione dell’aspettativa di vita: rispetto al 2019, nel 2020 ci sono stati 2,2 anni in meno di speranza di vita. La Lituania viene subito dopo con un calo di 1,7 anni. La Spagna con una riduzione di 1,5 anni tra i maschi è uno dei Paesi europei con il dato peggiore. L’Italia è poco distante con un calo di 1,2 anni.
Gli autori dello studio non hanno alcun dubbio: Covid-19 è direttamente responsabile di tutto ciò. Grazie ai dati sulle morti ufficiali per Covid è stato infatti possibile attribuire con certezza alla pandemia il calo dell’aspettativa di vita nella maggior parte dei Paesi analizzati.