Covid 19 e vaccini. Häusermann (Egualia): «Impossibile improvvisare». Necessario programmare gli investimenti
«Siamo tutti consapevoli dell’urgenza di poter disporre di dosi massicce di vaccini per la messa in sicurezza della popolazione, ma deve essere chiaro a tutti che la produzione di vaccini non può essere improvvisata».
Enrique Häusermann, presidente di Egualia, l'associazione delle imprese di farmaci equivalenti, interviene così nel dibattito in corso sulla possibilità di produrre in Italia i vaccini Covid-19.
Häusermann ricorda che la Commissione europea «ha aperto un dialogo con tutti i comparti dell’industria farmaceutica, inclusa l’associazione europea dei produttori di farmaci fuori brevetto, Medicines for Europe, per verificare la presenza di aziende disponibili a supportare la produzione di vaccini Covid-19».
L’obiettivo a breve termine è di favorire i collegamenti tra gli sviluppatori di vaccini e qualunque altra azienda farmaceutica idonea a contribuire a un incremento produttivo, mentre nel medio termine si punta a pianificare con le aziende i possibili fabbisogni produttivi per diverse campagne vaccinali, necessarie qualora il virus diventasse endemico o sviluppasse varianti più aggressive.
«Le nostre aziende dotate linee di produzione sterili potrebbero giocare un ruolo nella fase di formulazione, riempimento e conclusione del processo - assicura Häusermann - ma tutto dipende su quali fasi produttive si deciderà di concentrarsi, con quali volumi e in che tempi. Abbiamo un dialogo costante con Farmindustria – conclude - e, condividendo lo spirito delle recenti posizioni espresse sul tema, auspichiamo che possa aprirsi una riflessione ampia di filiera per il medio-lungo termine, contemplando gli investimenti necessari per rispondere alle urgenze imposte dalla pandemia».