Il devastante impatto della pandemia sulle adolescenti con disturbi alimentari
Non sorprende scoprire che durante la pandemia siano aumentate le visite al pronto soccorso di ragazze adolescenti con disturbi alimentari.
Non sorprende per due ragioni. È probabile che molti casi di anoressia o bulimia precedentemente ignorati o trascurati dai genitori siano stati finalmente riconosciuti a causa della prolungata permanenza in casa di tutta la famiglia. È ancora più probabile che una serie di fattori, come la mancanza di una routine, l’ansia e i cambiamenti delle abitudini alimentari, abbiano scatenato il disturbo alimentare o ne abbiano peggiorato i sintomi in ragazze emotivamente fragili. Ma lo studio dei Centers for Diseases and Contro statunitensi non si dilunga troppo sulle possibili cause del fenomeno, limitandosi a sottolineare il devastante impatto che la pandemia ha avuto sulle condizioni di salute mentale dei più giovani e soprattutto delle ragazze. In confronto al periodo pre-pandemico, il numero delle visite al pronto soccorso per i problemi di disturbo alimentare tra le teen ager di 12-17 anni è raddoppiato.
Il dato inaspettato del rapporto invece riguarda l’aumento dei tic tra le adolescenti. Sì, perché i movimenti incontrollati ripetuti ossessivamente sono solitamente un problema che colpisce i maschi non ancora teen ager. Durante la pandemia, contro ogni previsione, sono finite al pronto soccorso moltissime ragazze con tic diventati ingestibili, un numero tre volte superiore rispetto al periodo pre-pandemico.
«L'aumento delle visite settimanali per disturbi alimentari e tic per le femmine, e in particolare tra le adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni nel 2020, 2021 e nel gennaio 2022, potrebbe reppresentare un aumento complessivo del disagio tra le donne durante la pandemia.», scrivono gli esperti dei CDC.
Gli epidemiologi non hanno osservato un aumento equivalente delle visite al pronto soccorso per disturbi mentali tra i maschi della stessa età. «Queste differenze di genere potrebbero rispecchiare differenze nel comportamento alla base dei bisogni, del riconoscimento e della ricerca di assistenza sanitaria. I cambiamenti sistemici, come un maggiore accesso agli strumenti disponibili e ai servizi di salute mentale possono migliorare il benessere emotivo durante e dopo le crisi tra bambini e adolescenti», scrivono gli esperti dei CDC.
In una relazione aggiuntiva allo studio, gli esperti dei CDC hanno specificato che l’aumento delle visite al pronto soccorso per disturbi mentali va considerato con particolare attenzione dato che durante la pandemia le visite di emergenza per tutti gli altri problemi di salute hanno registrato un forte calo. Rispetto al 2019, le visite complessive sono diminuite del 51 per cento nel 2020 e del 22 per cento nel 2021.
Il caso della salute mentale è invece in controtendenza. Ma non lo è solo da adesso. L’aumento del disagio adolescenziale, che si è intensificato durante la pandemia, era infatti già iniziato prima. Le visite al pronto soccorso tra i giovani associate a depressione, ansia e problemi simili sono aumentate del 28 per cento dal 2007 al 2018. La pandemia ha amplificato un fenomeno già in crescita da qualche anno.