Medici senza frontiere all’Oms: «Aumentare i produttori di insulina di qualità garantita»
Si stima che nel mondo vi sia circa mezzo miliardo di persone diabetiche. La metà di queste non ha possibilità di accedere al farmaco salvavita per elezione: l'insulina.
In occasione dei cento anni dalla scoperta dell'ormone che ha impresso una svilta decisiva alla vita delle persone diabetiche, il 14 aprile l'Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato il “Global Diabetes Compact”, un documento che ha lo scopo di «dare una spinta quanto mai necessaria agli sforzi per prevenire il diabete e portare il trattamento a tutti coloro che ne hanno bisogno».
Uno degli interventi più urgenti, secondo l’Oms, è aumentare l’accesso agli strumenti diagnostici e ai farmaci per il diabete nei Paesi a basso e medio reddito.
Una posizione accolta con favore da Medici senza frontiere, che ha espresso il proprio plauso in una nota nella quale sottolinea la necessità di accelerare la produzione di insulina di qualità garantita e ricorda che la pandemia di Covid-19 rende ancora più urgente poter contare sul farmaco, dal momento che le persone con diabete hanno un rischio più elevato di sviluppare forme più gravi dell’infezione e di morire.
«Milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso all’insulina per controllare il diabete – sottolinea Helen Bygrave, consulente per le malattie croniche per la campagna di accesso ai farmaci di Msf - e, guardando al futuro, si prevede che il fabbisogno globale di insulina aumenterà, in gran parte a causa della crescita del diabete di tipo 2 nei Paesi a basso e medio reddito».
Oggi, ricorda Msf, il mercato dell'insulina vede tre grandi produttori: Eli Lilly, Novo Nordisk e Sanofi. Ma per soddisfare la crescente domanda globale, l’Oms, chiede Bygrave, «deve lavorare urgentemente per garantire la qualità di più fonti di produzione di insulina. Abbiamo visto come più fornitori generici hanno contribuito a potenziare il trattamento per altre malattie come l’Hiv/Aids, è il momento di vedere lo stesso con l’insulina».
L’ingresso di altri produttori di insulina, sostiene Msf, potrebbe far abbassare i prezzi e rendere più stabile la fornitura.
«È scoraggiante vedere come nonostante l’insulina abbia un secolo di vita, per molte persone procurarsela sia ancora un percorso ad ostacoli» dice Brian Nyagadza, coordinatore medico di Msf nello Zimbabwe. «Le barriere all’accesso all'insulina lasciano molte persone senza altra scelta che razionare il farmaco – prosegue - lasciandole ad alto rischio di sviluppare complicazioni potenzialmente letali legate al diabete. È necessario adottare misure urgenti per ampliare l’offerta sul mercato di insulina di qualità a prezzi più convenienti».