One Health: ecosistema in salute per salvaguardare anche la salute dell’uomo
Per garantire il benessere è importante partire dalla Terra: è l’idea alla base di One health, la salute comprensiva di ambiente, mondo animale e umano, in cui tutti concorrano allo star bene dell’altro.
Di questo tema si è parlato mercoledì 14 dicembre a Roma, in occasione del convegno “One Health: dall’agricoltura alla prevenzione, alla tutela della salute con la medicina rigenerativa”, organizzato dalla Società italiana di medicina e chirurgia rigenerativa polispecialistica (Simcri). «Un ecosistema più sano – spiega Eugenio Caradonna, presidente Simcri – significa maggiore benessere per tutti. Dove ambiente e animali stanno bene possiamo stare bene anche noi. L’inquinamento, per esempio, ha un impatto fortemente negativo sulla nostra salute. Oggi è quindi fondamentale operare una rivoluzione sia negli stili di vita del singolo che della società, con interventi in ambito economico e ambientale».
Secondo Pierluigi Rossi, medico specialista in Igiene e medicina preventiva, docente all’Università di Siena, «è necessario realizzare una rifondazione dell’agricoltura italiana, la risorsa economica più importante per il nostro Paese. Occorre un netto cambio di paradigma in coltivazione, allevamento, trasformazione e commercializzazione del cibo, per garantire salute umana, ambientale e sviluppo economico. L’Italia potrebbe così essere apripista di una contemporanea civiltà alimentare per il mondo intero. Qualità e sicurezza nutrizionale sono diritti che lo Stato deve garantire a ogni persona, al pari della sicurezza civile e sanitaria. La sovranità alimentare non si ferma sulla tavola: va estesa all’ambiente e al paesaggio agricolo, con il recupero e la valorizzazione della biodiversità agroalimentare regionale, un incremento dei terreni biologici e in generale un’attenzione sempre maggiore alla salute dei cittadini».
Per Pier Antonio Bacci, già docente all’Università di Siena, «imparare a mantenere il nostro corpo sano è il dovere primario di ciascuno di noi, per prevenire quelle malattie che dovranno essere poi curate, con un danno alla qualità di vita e un costo per la società. La medicina rigenerativa ha il compito di ricostruire le lesioni tessutali e favorire le normali attività delle nostre cellule staminali. Nella parola rigenerare sta il vero messaggio che dobbiamo dare, nel recupero della gestione della propria salute da parte di ciascuno di noi – conclude - ma non possiamo pensare di rigenerare il corpo senza rigenerare il suolo e l’ambiente».