Salute maschile: un under 20 su tre ha problemi, ma solo il 2% si è fatto visitare da un andrologo

La campagna


Salute maschile: un under 20 su tre ha problemi, ma solo il 2% si è fatto visitare da un andrologo

di redazione

L’andrologo è un perfetto sconosciuto per i ragazzi under 20. Solo il 2 per cento degli adolescenti ha effettuato almeno una visita specialistica, eppure il 30 per cento dei ragazzi fra 14 e 20 anni ha una malattia andrologica e in un caso su 10 questa potrebbe compromettere la fertilità futura. Per aumentare la consapevolezza dei giovanissimi, informarli e fare prevenzione la Società Italiana di Andrologia (SIA) lancia la campagna “Amore senza ostacoli” che per tutto il prossimo anno scolastico, fino a giugno 2023, porterà gli andrologi in 100 scuole di tutto il Paese. Ben 10mila adolescenti saranno coinvolti in incontri in cui sarà possibile parlare delle principali malattie andrologiche, delle regole di prevenzione e di come prendersi cura della propria salute sessuale senza cadere nella trappola delle fake news, ma affidandosi a fonti certe e autorevoli. 

Nel corso degli incontri verrà distribuito il Vocabolandro, un vocabolario dell’andrologia in cui trovare informazioni corrette e verificate. Dalla A di azoospermia alla Z di zinco, un minerale importante per il benessere degli spermatozoi, il vocabolario sarà una guida per conoscere le principali malattie legate ai genitali, il corretto uso del profilattico, l’igiene intima, l’alimentazione, l’alcool e i rischi legati all’uso delle droghe. 

«Il progetto di sensibilizzazione SIA nasce anche in base a precedenti esperienze maturate attraverso visite andrologiche fatte agli studenti nelle scuole. In un ragazzo su 3 si è individuato un problema andrologico come varicocele, criptorchidismo, pene ricurvo congenito o altri disturbi comuni che nella metà dei casi possono interferire con la sessualità e nel 10 per cento con la fertilità. Il preservativo, per esempio, è utilizzato da meno di un ragazzo su due nella fascia dai 16 ai 18 anni e solo il 7 per cento di chi lo usa lo ritiene uno strumento per prevenire le malattie sessualmente trasmesse. Queste patologie sono invece molto diffuse fra i ragazzi  eppure non se ne parla mai», commenta Nicola Mondaini, ideatore e coordinatore della campagna e professore di Urologia all’Università Magna Graecia di Catanzaro. 

 Proprio per ricordare che l’amore non deve avere ostacoli durante tutto l’arco della campagna, fino a giugno 2023, un’amazzone su un cavallo con i colori di SIA concorrerà in numerose gare equestri: si comincia dalle Cascine di Firenze, il prossimo 19 giugno.