Sedentari e attaccati ai social, ritratto dei ragazzi italiani dopo la pandemia
Saltano la prima colazione e meno di un giovane su 10 svolge attività fisica tutti i giorni. Il 17 per cento delle ragazze (che arrivano al 20% tra le 15enni, quindi una su cinque) e il 10 per cento dei ragazzi fa un uso problematico dei social media con conseguenze negative sul loro benessere fisico e psicologico. Permangono comportamenti a rischio, quali l’assunzione di alcol, in aumento tra le ragazze, l’abitudine al fumo di sigaretta che vede ancora prevalere le ragazze (29% vs 20% dei ragazzi di 15 anni) e la propensione al gioco d’azzardo, che invece è un fenomeno prettamente maschile.
È fotografia dei comportamenti degli adolescenti italiani nel periodo post pandemia scattata dalla VI rilevazione 2022 del Sistema di Sorveglianza HBSC Italia (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità insieme alle Università di Torino, Padova e Siena, con il supporto del Ministero della Salute, la collaborazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito e tutte le Regioni e Aziende Sanitarie Locali. La ricerca, che viene condotta ogni quattro anni, ha permesso inoltre un confronto con lo stato di salute di un gruppo analogo di adolescenti nel 2017/2018 consentendo così una stima degli effetti sul loro stato di salute e sui comportamenti ad esso legati.
L’indagine ha coinvolto un campione rappresentativo in tutte le Regioni di giovani di 11, 13, 15 e, per la prima volta quest’anno, di 17 anni. Per un totale di oltre 89mila ragazzi e ragazze, più di 6mila classi e più di 1.800 istituti scolastici.
Salute e benessere
Il 49 per cento dei ragazzi e il 74 per cento delle ragazze riferisce di presentare almeno due dei seguenti sintomi: mal di testa, di stomaco, di schiena, sentirsi giù di morale, irritabilità, nervosismo, giramenti di testa e difficoltà nell’addormentamento più di una volta a settimana negli ultimi sei mesi, dato in crescita rispetto ai dati 2017/2018. Le ragazze riferiscono più sintomi rispetto ai coetanei con un andamento crescente per età. Complessivamente, il 62 per cento dei ragazzi dichiara di aver fatto ricorso a farmaci per almeno uno dei sintomi riferiti, e tra le ragazze il loro utilizzo cresce all’aumentare dell’età.
Alimentazione e peso
Sulla base di quanto auto-dichiarato, il 18,2 per cento dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni è in sovrappeso e il 4,4 per cento obeso; l’eccesso ponderale diminuisce lievemente con l’età, è maggiore nei maschi e nelle Regioni del Sud. Rispetto alla precedente rilevazione, effettuata nel 2017/2018, tali valori risultano in aumento per entrambi i generi (17% sovrappeso e 3% obeso).
Tra i comportamenti alimentari scorretti, permane l’abitudine di non consumare la colazione nei giorni di scuola. Solo un terzo dei ragazzi consuma frutta almeno una volta al giorno (lontano dalle raccomandazioni) con valori migliori tra le ragazze e nella fascia d’età degli 11enni. Il consumo di verdura almeno una volta al giorno è raggiunto da solo un adolescente su quattro ed è maggiore nelle ragazze.
Le bibite zuccherate/gassate sono consumate più dai maschi in tutte e tre le fasce d’età considerate (le consumano almeno una volta al giorno: il 14,4 per cento degli undicenni; il 14,5 per cento dei tredicenni; il 12,6 per cento dei quindicenni). Il trend, in discesa dal 2010 al 2018, subisce un arresto in quest’ultima rilevazione.
Attività fisica e sedentarietà
Meno di un adolescente su 10 svolge almeno 60 minuti al giorno di attività motoria moderata-intensa e questa abitudine diminuisce all’aumentare dell’età. In ogni classe di età si rilevano differenze di genere rispetto all’attività motoria moderata-intensa, con frequenze maggiori nei maschi. Rispetto alla rilevazione del 2017/2018 si evidenzia una lieve riduzione della percentuale di giovani che svolge ogni giorno almeno 60 minuti di attività fisica moderata-intensa (8,2% vs 10%). La metà dei giovani – in maggioranza ragazzi - svolge, almeno tre volte a settimana, attività fisica intensa.
Fumo, alcol, cannabis e gioco d’azzardo
La quota di adolescenti che dichiara di aver fumato almeno un giorno nell’ultimo mese aumenta con l’età, passando dall’1 per cento a 11 anni, all’8 per cento a 13, al 24 per cento a 15 anni. Le ragazze di 15 anni fumano di più rispetto ai coetanei maschi: il 29 per cento delle ragazze (erano il 32% nel 2017/2018) rispetto al 20 per cento dei ragazzi (25% nel 2017/2018) ha fumato almeno un giorno nell’ultimo mese.
L’11 per cento dei 15enni (16% nel 2017/2018) e il 10 per cento delle coetanee femmine dichiara di aver fatto uso di cannabis nel corso degli ultimi 30 giorni.
Per quanto riguarda il fenomeno di abuso di sostanze alcoliche, si evidenzia un aumento rispetto al passato tra le ragazze di 15 anni che dichiarano di essersi ubriacate almeno due volte nella vita: nel 2022 la quota raggiunge il 21 per cento fra le femmine e scende al 16 percento fra i maschi, laddove lo aveva riportato il 16 per cento delle 15enni sia nel 2017/2018 che nel 2014, e il 19 e 20 per cento, rispettivamente, dei coetanei maschi.
Il gioco d’azzardo si conferma un fenomeno prevalentemente maschile. La percentuale di giocatori d’azzardo negli ultimi 12 mesi è del 37,5 per cento dei ragazzi rispetto al 14 per cento delle ragazze. Risultati in netta riduzione per i ragazzi rispetto al 2017/2018 quando il 62,5 per cento aveva giocato una volta nella vita e il 50,3 per cento aveva giocato una volta negli ultimi 12 mesi.
Scuola, bullismo e cyberbullismo
La maggioranza degli adolescenti non ama la scuola. Solo il 13 per cento dei ragazzi, con proporzioni leggermente maggiori per le ragazze e per i più piccoli, dichiara di apprezzare la scuola. Percentuale che scende drammaticamente al 6 per cento tra i 15enni. All’incirca il 75 per cento dei ragazzi si sente accettato dai propri insegnanti ma solo la metà si fida molto di loro (55%) e percepisce da parte dei professori un vero interesse nei propri confronti (49%), con un trend in riduzione al crescere delle età. Di contro, circa la metà degli 11enni si sente molto stressato dagli impegni scolastici per crescere al 60 per cento e al 78 per cento rispettivamente nei ragazzi e nelle ragazze di 15 anni.
Il bullismo sembra mantenere le sue peculiarità senza importanti variazioni. La sua occorrenza si colloca intorno al 15 per cento complessivamente e decresce con l’aumentare dell’età, con proporzioni del 19 per cento tra gli undicenni, il 16 per cento nei tredicenni e poco più del 9 per cento tra i 15enni. Analoghe proporzioni si osservano per il cyberbullismo, più frequente nelle ragazze (17% contro 13%) e nelle età più giovani.
La famiglia
Per quanto riguarda la comunicazione all’interno della famiglia, i dati HBSC confermano che al crescere dell’età diminuisce la facilità con cui i ragazzi si aprono ad entrambi i genitori. Le ragazze 13enni e 15enni, rispetto ai ragazzi coetanei, hanno una maggiore difficoltà a parlare con la figura paterna. In generale la madre rappresenta la figura di riferimento con cui i ragazzi e le ragazze comunicano maggiormente.
Si fanno più difficili i rapporti in famiglia. Il 68% dei ragazzi e il 60% delle ragazze percepisce una famiglia capace di sostenerli ed aiutarli nel prendere decisioni, di dare loro un supporto emotivo quando ne hanno bisogno, e di prestare ascolto ai loro problemi. Negli adolescenti 15enni però questa percentuale scende al 52 per cento nelle ragazze ed al 61 per cento nei ragazzi, evidenziando un trend negativo rispetto alla rilevazione del 2017/18 (67% nelle ragazze e 70% nei ragazzi).
L’uso problematico dei social media
I giovani che fanno uso problematico dei social media sono il 16,9 per cento delle ragazze e il 10,3 per cento dei ragazzi. Tra le ragazze di 15 anni, la prevalenza arriva a superare il 20 per cento.
Rispetto ai dati del 2017/2018, si può osservare un incremento di tale uso, soprattutto tra le ragazze (da 11,8% a 16,9%, rispetto ai ragazzi che passano dal 7,8% al 10,3%).
Le abitudini sessuali
Il 20 per cento dei 15enni (21,6% maschi vs 18,4% femmine) dichiara di aver avuto rapporti sessuali completi. Il 66 per cento dei ragazzi e delle ragazze che hanno avuto rapporti sessuali completi hanno dichiarato di aver usato il condom come contraccettivo, l’11,9 per cento la pillola e il 56,3 per cento il coito interrotto. Il 12,6 per cento dichiara essere ricorso alla contraccezione di emergenza. La sezione riguardante le abitudini sessuali è stata rivolta solamente alla fascia dei 15enni e dei 17enni.
17 enni (novità raccolta dati 2022)
I ragazzi e le ragazze di 17 anni sono stati coinvolti per la prima volta nella rilevazione HBSC 2022 poiché il DPCM del maggio 2017 ha esteso la sorveglianza sugli adolescenti anche a questa fascia d’età che, per competenze relazionali e cognitive nonché differenze legate allo sviluppo corporeo, si differenzia notevolmente dai ragazzi di 11, 13 e 15 anni. Per tale motivo, la descrizione delle loro caratteristiche e dei loro stili di vita è stata volutamente trattata separatamente.
L’eccesso ponderale a questa età è pari al 19,3 per cento (15,9% sovrappeso e 3,9% obesità) ed è sensibilmente maggiore nei maschi (maschi sovrappeso e obesi: 19,8% e 3,9% vs femmine: 11,7% e 2,8%). Circa un diciassettenne su due consuma tutti i giorni la prima colazione con valori lievemente inferiori tra le ragazze. L’attività fisica quotidiana è nettamente maggiore tra i maschi (7,1% vs 3%); per contro le ragazze a questa età passano più tempo davanti agli schermi.
Circa un ragazzo su tre e due ragazze su cinque hanno dichiarato di aver fumato almeno un giorno negli ultimi 30 giorni. Il consumo di alcol almeno una volta negli ultimi 30 giorni (7 ragazzi/e su 10) ha differenze di genere meno marcate.
L’83 per cento delle ragazze e il 78 per cento dei ragazzi dichiara di non aver mai fumato cannabis negli ultimi 30 giorni.
La percezione del proprio stato di salute come “eccellente/buono” è maggiore tra i maschi (86,7%) rispetto alle ragazze (72,6%).
Il 39,3 per cento ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita con marcate differenze di genere (maschi 57,6% vs femmine 20,2%).
Rispetto ai comportamenti sessuali, il 43 per cento ha dichiarato di aver avuto rapporti sessuali completi (42,5% maschi e 43,6% femmine). Il 61 per cento dei ragazzi e delle ragazze che hanno avuto rapporti sessuali completi hanno dichiarato di aver usato il condom come contraccettivo, il 15,9 per cento la pillola e il 57 per cento il coito interrotto. Il 9 per cento dichiara essere ricorso alla contraccezione di emergenza.