Sordità congenita per un neonato su mille
L’ipoacusia o sordità congenita è la seconda causa di disabilità dello sviluppo a livello mondiale; colpisce 1-2 neonati su mille e in alcune categorie di bambini, come i neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale (TIN) e quelli con familiarità per ipoacusia infantile, la prevalenza può essere 10-20 volte maggiore.
Lo ha ricordatola Società Italiana di Neonatologia (SIN) Luigi Orfeo, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Udito, che si celebra il 3 marzo. Quest’anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pone l’attenzione sul tema: “Ear and hearing care for all! Let’s make it a reality” ed è proprio la cura dello sviluppo uditivo dei neonati, in particolare quelli prematuri.
In Italia, lo screening neonatale è obbligatorio per tutti i nuovi nati. Avviato nei primi anni 2000 è inserito nei Livelli essenziali di assistenza (LEA) dal 2017. L’ultima indagine realizzata dal Gruppo di Ricerca sulle Disabilità Neurosensoriali ha rilevato che lo screening ha una copertura superiore al 95%.
«Con il nostro Gruppo di Studio Organi di Senso stiamo portando avanti diverse iniziative a tutela dello sviluppo sensoriale dei neonati. Sosteniamo e promuoviamo i programmi di screening neonatale, per diagnosticare tempestivamente condizioni patologiche su cui è possibile intervenire per migliorare in modo rilevante la prognosi della malattia e la qualità di vita dei pazienti, evitando gravi disabilità», ha detto il presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN) Luigi Orfeo. « Abbiamo partecipato alla realizzazione di diversi strumenti a beneficio della formazione dei professionisti coinvolti nella salute dei neonati. Siamo quotidianamente impegnati per la riduzione dell’esposizione del neonato ai rumori in TIN, per la protezione del sonno e per il coinvolgimento dei genitori, che con la loro voce possono contribuire attivamente a ridurre lo stress e fornire stimoli positivi ai loro piccoli».