Tumori ematologici: ematologo prima fonte di informazione per 52% dei pazienti
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È l’ematologo la principale fonde di informazione per il 52% dei pazienti con tumori ematologici. Internet lo è per il 19%, per il 12% è il medico di medicina generale, per il 7% sono le associazioni dei pazienti, per il 3% i social network e per il 2% altri pazienti. Sono questi i dati principali emersi da un sondaggio condotto da Datanalysis Istituto di ricerche demoscopiche area Salute.
La ricerca è stata condotta su un campione di 600 persone con tumori ematologici (200 con leucemia, 200 con linfomi e 200 con mieloma multiplo) distribuiti tra Nord, Centro e Sud.
Tra le tendenze identificate dall’indagine il crescente ruolo delle applicazioni di messaggistica istantanea nel rapporto medico-paziente: Whatsapp è lo strumento di comunicazione più frequente per il 32% dei pazienti e c’è anche un 11% che comunica tramite social network.
I pazienti si mostrano inoltre molto aperti ai dispositivi indossabili che, per il 33% sono utili per migliorare la comunicazione con il medico e per il 26% per monitorare il proprio stato di salute.