I libri di ricette non insegnano le regole per la sicurezza alimentare

La critica

I libri di ricette non insegnano le regole per la sicurezza alimentare

di redazione

Da anni li troviamo ben piazzati ai primi posti delle classifiche. I protagonisti indiscussi del mercato libraio sono loro, i ricettari scritti da cuochi professionisti, da volti noti dello spettacolo con la passione per i fornelli o da sofisticati filosofi delle pietanze impegnati in riflessioni escatologiche su zuppe e soufflé. Ma i best seller da sfogliare in cucina non contengono quasi mai indicazioni sui rischi alimentari, informazioni sulla conservazione dei cibi e sulle misure da adottare per evitare contaminazioni batteriche che possono avere conseguenze anche gravi. È la critica mossa al tanto amato genere letterario da un gruppo di ricercatori della North Carolina State University che ha analizzato quasi 1500 ricette di 29 libri ai vertici delle classifiche del New York Times. 

Oltre alle omissioni ci sono gli errori. Solo l’8 per cento dei ricettari (123) faceva accenno alla temperatura a cui cuocere un determinato cibo, in  molti casi (34 su 123) suggerendo valori non sufficienti per evitare il rischio di infezioni alimentari. Solamente 89 ricette tra quelle passate in rassegna fornivano indicazioni scientificamente affidabili su come evitare la contaminazione di carne, pollame, pesce e uova. Lo studio è stato pubblicato sul British Food Journal.