Il mister diventa “allenatore di salute”

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Il mister diventa “allenatore di salute”

di redazione

Se fumi non riesci a fare gol. Se bevi alcol non hai riflessi pronti per strappare la palla all’avversario. I ragazzi ascoltano quello che gli dice l’allenatore anche quando i consigli non riguardano lo sport. Perché un bravo trainer sa come bisogna muoversi in campo, ma anche nella vita. 

Il mister diventa “allenatore di salute”. Con il progetto della Società di Pediatria  (Sip) e di “Insieme contro il cancro” a cui partecipano anche il Coni e il Ministero della Salute i coach per la prima volta si trasformano in educatori non solo nelle tecniche di gioco, ma anche nella lotta al fumo, al consumo di alcol, alla corretta alimentazione. E inizia con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che affida il ruolo di ambasciatore dell’iniziativa a Max Allegri, allenatore, campione d’Italia. 

«Evidenze scientifiche documentano che la prevenzione deve cominciare nell’età evolutiva, nei primi anni di vita e poi proseguire durante l’adolescenza - sottolinea Giovanni Corsello, presidente Sip - Come pediatri siamo impegnati su più fronti, nell’interazione con le famiglie, la scuola e le istituzioni. Dobbiamo promuovere tutti insieme stili di vita che siano indirizzati verso la salute. In questo senso è necessario che bambini e ragazzi abbiano dei punti di riferimento autorevoli: gli allenatori sono tra questi». 

I ragazzi si fidano dei loro allenatori. Lo dicono i dati di un sondaggio on line condotto su circa 25 mila under 19 sui siti di Sky Sport e “Il Ritratto della Salute”. Il 36 per cento chiede al proprio coach consigli su benessere e prevenzione. Seguono nella speciale classifica i genitori (32%), l’insegnante (12%), i parenti più stretti (11%). Le domande più ricorrenti sono come smettere di fumare (34%), raccomandazioni per la dieta (35%), informazioni generali sul benessere (20%) e consigli per smaltire chili di troppo (12%). «Dati molto rilevanti – spiega anche il presidente del Coni Giovanni Malagò – che confermano il ruolo fondamentale svolto nei confronti dei ragazzi. Dobbiamo sfruttare questa fiducia e spingere gli allenatori ad occuparsi anche dei corretti stili di vita».