Novità in cucina. È nato l’uovo sodo vegano

Innovazione

Novità in cucina. È nato l’uovo sodo vegano

di redazione
Quattro studentesse dell’Università di Udine hanno inventato un prodotto pronto per il consumo uguale per aspetto e per sapore all’uovo di gallina. Ma è realizzato con alimenti di origine vegetale

Ovviamente niente carne e pesce e inoltre niente latte, formaggi, miele e uova. Anzi no, via libera alle uova. Nella futura dieta dei vegani potrebbero infatti comparire le nuove vegan-eggs, uova dall’aspetto e dalle caratteristiche organolettiche in tutto uguali a quelle di un uovo sodo di gallina, ma prodotte con ingredienti di origine vegetale. L’“uovo vegano” è il brevetto numero 100 targato Università di Udine frutto della fantasia e dell’abilità di quattro studentesse del corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari dell’ateneo friulano.

Con tanto di albume e tuorlo, il prodotto è pronto al consumo, adatto a quanti seguono la dieta che esclude tutti gli alimenti di origine animale, ma anche a persone che soffrono di ipercolesterolemia o celiachia, perché è privo di colesterolo e glutine.  L’uovo vegano è interamente costituito da ingredienti di origine naturale e vegetale, per lo più proteici, in particolare farine di diversi legumi, oli vegetali, un gelificante e un sale speciale.

È un prodotto refrigerato, pronto al consumo, da mangiare in insalata o in abbinamento a diverse salse. «Il settore di interesse – spiegano le inventrici - è l’industria alimentare, in particolare le aziende che producono già prodotti destinati a consumatori vegani o alimenti funzionali. Vendibile in negozi alimentari biologici, vegetariani e vegani, ma anche in qualsiasi supermercato, vista la sempre crescente richiesta di prodotti di questo tipo da parte dei consumatori».

Tra poco il brevetto inizierà il percorso di commercializzazione, con la presentazione alle aziende potenzialmente interessate ad acquisire il procedimento per ottenere questo nuovo prodotto alimentare.

«Il raggiungimento del centesimo brevetto – commenta Antonio Abramo, delegato ai brevetti – è un traguardo importante per un ateneo giovane come il nostro, che è tra i più attivi in questo settore. Questo brevetto, in particolare, ci rende particolarmente orgogliosi perché frutto della fantasia inventiva di quattro giovani studentesse, nell’ambito di un percorso didattico che ha permesso di mettere in pratica la capacità imprenditoriale che hanno gli studenti. E non poteva esserci nulla di meglio di un uovo, con tutti i suoi significati simbolici, per riassumere e rappresentare questo traguardo».