A Pisa l'autismo si studia (anche) con il cinema d’autore

Formazione

A Pisa l'autismo si studia (anche) con il cinema d’autore

di redazione

Studiare la psichiatria attraverso il cinema d’autore: da febbraio ad aprile, cinque film per gli specializzandi in Psichiatria dell’Università di Pisa sul tema dello spettro autistico dell’adulto. «I meccanismi della narrazione cinematografica – spiega Liliana Dell’Osso, direttore della Scuola di specializzazione dell'Ateneo pisano, che ha selezionato i titoli - consentono una partecipazione emotiva e favoriscono, laddove le vicende o i personaggi richiamano con verosimiglianza comportamenti e sintomi di pertinenza psichiatrica, una comprensione immediata e gradevole, secondo il fenomeno del cosiddetto “godimento comprendente”».

Le proiezioni, aperte anche al pubblico, si svolgeranno al cinema Arsenale e cominceranno il 5 febbraio con Adele H. di François Truffaut (1975); a seguire il 19 febbraio La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo (2010), quindi il 5 marzo Inseparabili di David Cronenberg (1988), e il 26 marzo La conversazione di Francis Ford Coppola (1974) per finire il 16 aprile con L'amore bugiardo di David Fincher (2014).

Il corso è uno degli strumenti che la clinica psichiatrica di Pisa utilizza per allargare la sensibilità clinica rispetto a condizioni ampiamente sottovalutate o maldiagnosticate nella pratica corrente. In particolare, il tema affrontato in questo nuovo percorso didattico sono i disturbi dello spettro autistico dell’adulto.

«I film d’autore che abbiamo scelto – precisa Dell’Osso - spaziano dagli anni ’70 al giorno d’oggi e raccontano vicende che possono esemplifcare come lo sviluppo di ben definiti quadri psicopatologici come ad esempio i disturbi deliranti, i disturbi gravi della condotta alimentare, le depressioni psicotiche o gravi disturbi di personalità mascherati da condotte iperadattative possano svilupparsi da nuclei sintomatici dello spettro autistico dell’adulto».