Ad Asiago la sesta edizione della Summer School di Motore Sanità

Motore Sanità

Ad Asiago la sesta edizione della Summer School di Motore Sanità

di redazione

Invecchiamento della popolazione, innovazione terapeutica e digitale, gestione reti assistenziali e mobilità sanitaria, liste d’attesa e personale sanitario, sono solo alcuni degli aspetti che impattano sul sistema sanitario e sociale obbligandolo a una rivisitazione dei processi di programmazione e di governo. Su questo e molto altro si confronteranno i massimi esperti del panorama sanitario italiano, riuniti “Summer School 2019: Up to Date sulla sanità italiana. programmare il futuro coniugando l’innovazione”, organizzata da Motore Sanità e ormai arrivato alla sesta edizione.

«La Summer School, mai come quest’anno, si prefigge l’obiettivo di trovare soluzioni innovative per la sanità italiana, come la volontà di contrastare, governandola, la mobilità passiva tra le Regioni, migliorare la qualità del servizio offerto al paziente, così come le reti assistenziali» spiega Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità. «Inoltre, manca un percorso che garantisca maggiore responsabilità al personale sanitario – prosegue - e troppe sono ancora le infezioni ospedaliere per noncuranza. Il futuro va programmato seriamente, perché solo così si potrà garantire maggiore attenzione alle famiglie e sostenibilità al nostro Servizio sanitario nazionale».

«Ernst & Young, con la realizzazione dell’Analisi del Servizio sanitario nazionale: open points e criticità ha voluto analizzare l’attuale Servizio sanitario nazionale identificando tre punti ancora oggi in discussione sia da parte dei decisori politici che dei professionisti sanitari, quali Piani sanitari regionali e percorsi assistenziali, mobilità sanitaria e silos budget, cercando di realizzare ‘rapide soluzioni, così da poter mettere in pratica tutto quello che è già inserito nelle normative» racconta Antonio Irione, Healthcare Leader di Ernst & Young.

In sanità «molto spesso si tende ad associare alla parola Innovazione la parola Costi, - osserva Francesco Saverio Mennini, professore di Economia sanitaria all'Università di Roma Tor Vergata - così trascurando i costi derivanti dalla non innovazione sia a livello di salute pubblica sia di mancata crescita economica. È necessario valutare aggiunge - i maggiori costi, tanto diretti quanto indiretti, che il sistema sanitario e quello economico in generale sosterrebbero in assenza delle tecnologie efficaci correntemente disponibili».