Aieop: sì al vaccino anti-Covid per i bambini affetti da tumore
Non solo si può, ma si deve. Così la pensa l’ Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica (Aieop) sulla somministrazione del vaccino anti Covid ai bambini malati di tumore: è un atto dovuto
per proteggerli dal rischio di contrarre forme severe della malattia.
La posizione è ufficializzata nel documento di Consensus elaborato dal Gruppo di Lavoro Infezioni e Terapie di Supporto dell’Aieop.
Il documento evidenzia come la comunità dei pediatri oncoematologi italiani riconosce che i pazienti affetti da patologie oncologiche, da immunodeficienze primitive o secondarie e da citopenie di origine autoimmune o da insufficienza midollare, rappresentano un’ampia categoria di bambini fragili in cui la vaccinazione ha un ruolo importante per prevenire l’infezione da SARS-CoV-2 e la malattia che da essa deriva.
Il vaccino permette lo svolgimento regolare delle cure chemioterapiche o immunosoppressive e dei controlli o dei ricoveri ospedalieri e impedisce ritardi di trattamento.
«La condizione di immunodepresso non rappresenta una controindicazione bensì una motivazione ulteriore alla vaccinazione perché la stessa è diretta a proteggere il paziente fragile. Il rischio di effetti collaterali o reazioni avverse, quali la miocardite e la pericardite, è infatti estremamente contenuto e comunque inferiore rispetto al medesimo rischio collegato all’evoluzione della malattia provocata dal virus», ha dichiarato Arcangelo Prete, presidente di Aieop.
Infine, per tutelare il più possibile i piccoli pazienti oncologici, AIEOP puntualizza che è raccomandata la vaccinazione dei genitori e dei familiari stretti così come l’adozione delle misure di protezione individuale e sociale come l’uso della mascherina, l’igiene delle mani e il distanziamento fisico o sociale, che rimangono i cardini di prevenzione dell’infezione SARS-CoV-2. In questo ambito la vaccinazione annuale per l’influenza per il paziente e i familiari rimane una misura di prevenzione raccomandata.