Attenzione ai prodotti che promettono di far perdere 10 chili in una settimana. Secondo l'allarme lanciata dalla Food and Drug Administrazione, l'agenzia statunitense del farmaco, infatti, pillole o bevande per accellerare il processo dimagrante, anche quelle vendute come "naturali", spesso sono contaminate: contengono cioè principi attivi di farmaci ritirati dal mercato, sostanze non dichiarate sull'etichetta oppure non studiate sull'essere umano e quindi molto dannose per la salute.

Analizzando centinaia di presunti prodotti miracolosi per perdere peso, la Fda ha rinvenuto principi attivi di farmaci eliminati dal mercato perchè pericolosi, come la sibutramina, bandita nel 2010 perchè legata a casi di attacco di cuore e ictus. «Quando il prodotto contiene un farmaco o un ingrediente che non è indicato come tale, abbiamo motivo di preoccuparci per la sicurezza del prodotto», ha dichiarato James Smith , vice direttore dell'ufficio valutazione del farmaco dell'Fda. Non è sempre chiaro cosa ci sia in questi integratori e l'Fda teme che molti ingredienti non siano stati adeguatamente studiati dal punto di vista della sicurezza per i consumatori.

«Abbiamo anche trovato prodotti dimagranti in commercio come integratori che contengono intrugli pericolosi di ingredienti nascosti tra cui i principi attivi contenuti nei farmaci per la pressione sanguigna e negli antidepressivi», ha aggiunto un alro membro dell'Fda, Jason Humbert. L'utilizzo di questi tipi di integratori senza controllo medico può portare a gravi effetti collaterali, avverte l'agenzia statunitense. Inoltre, la quantità di farmaci nei supplementi può variare, creando ulteriori complicazioni.

Questi supplementi sono venduti principalmente on-line, si possono trovare in alcuni negozi, e tendono ad essere fortementi promossi sui social media. Per questo l'Fda mette in guardia da alcune diciture dietro le quali possono nascondersi dei prodotti nocivi. Oltre a quelli del tipo "perdi 10 chili in una settimana", meglio evitare anche i prodotti che utilizzano le parole "garantito" e "scoperta scientifica", quelli commercializzati in una lingua straniera o tramite e-mail e infine i prodotti venduti come alternative a base di erbe di un farmaco regolarmente approvato.