Caso Avastin-Lucentis: confermata la maximulta da 180 milioni a Roche e Novartis

Concorrenza sleale

Caso Avastin-Lucentis: confermata la maximulta da 180 milioni a Roche e Novartis

di redazione
Il Tar del Lazio ha fatto sapere oggi di aver respinto il ricorso delle due aziende che ora si dicono pronte a ricorrere al Consiglio di Stato

Dopo nove mesi dalla pronuncia con cui l’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva comminato una multa da 180 milioni alle aziende Roche e Novartis per «intesa restrittiva della concorrenza» in riferimento al “boicottaggio” del farmaco Avastin a favore di Lucentis, il Tar del Lazio ha confermato la maxi-multa. 

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L'udienza del Tribunale amministrativo laziale si era tenuta lo scorso 5 novembre. I giudici della Sezione prima del Tar hanno quindi deciso di respingere il ricorso presentato dalle due industrie contro la multa dell'autorità garante della concorrenza e del mercato.

«Esprimo soddisfazione per la sentenza con cui il TAR Lazio ha integralmente respinto i ricorsi delle case farmaceutiche Roche e Novartis, confermando così la correttezza della decisione dell’Antitrust», ha affermato il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella. «Il  Giudice amministrativo ribadisce così la bontà dell’esito dell’indagine approfondita condotta  dall’Autorità, in difesa della concorrenza e dei consumatori, in un caso di particolare rilievo per gli interessi primari come quello alla salute».

Di diverso avviso le due aziende: «Roche esprime amarezza per la decisione del Tar di respingere il proprio ricorso contro la sentenza dell’Antitrust», ha fatto sapere in una nota l’azienda. «Alla delusione per una sentenza che Roche ritiene profondamente ingiusta, fa da contrappeso la convinzione di aver agito sempre nell’interesse e a tutela della sicurezza del paziente. Convinta delle proprie ragioni, Roche percorrerà anche la strada del ricorso al Consiglio di Stato. Roche auspica che in questa sede vengano approfonditi gli elementi tecnico-scientifici che testimoniano come i propri comportamenti siano stati dettati esclusivamente dalla volontà di rispettare gli obblighi normativi, a tutela della sicurezza dei pazienti». 

Novartis, dal canto suo, ha fatto presente di non aver «ancora ricevuto la sentenza definitiva con le motivazioni e pertanto non può commentare in merito al razionale o al contenuto della sentenza del TAR». Tuttavia, «respinge fermamente le accuse di comportamento anti concorrenziale e ogni accusa di condotta anti-competitiva è priva di fondamento. Adotteremo i necessari provvedimenti al fine di appellare la decisione dinanzi al Consiglio di Stato», ha precisato, affermando inoltre che «la decisione dell’Antitrust sia in contrasto con la normativa europea, fondamentale al fine di assicurare la sicurezza dei pazienti. Tutti i pazienti hanno diritto di accedere a farmaci che sono prescritti e utilizzati conformemente alle indicazioni approvate».