I diabetologi ringraziano la politica: giusta la mozione per migliorare la gestione del diabete a scuola

Giornata Mondiale della Salute

I diabetologi ringraziano la politica: giusta la mozione per migliorare la gestione del diabete a scuola

di redazione

«Un bambino messo nella condizione di vivere serenamente il proprio rapporto col diabete sarà domani un adulto in grado di controllare al meglio la patologia». A sostenerlo è Nicoletta Musacchio, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (Amd) che in occasione della Giornata Mondiale della Salute, dedicata quest’anno al diabete, ci tiene a sottolineare il segnale positivo giunto dal mondo della politica. 81 senatori hanno infatti firmato una mozione bipartisan richiesta dall’Amd. 

Questa mozione prevede una serie di iniziative che il Governo si impegna a prendere per migliorare la gestione del diabete nelle scuole. Si tratta di interventi per garantire la continuità terapeutica in orario scolastico e la somministrazione dei farmaci, per applicare le linee guida per la somministrazione dei farmaci a scuola, stilate dal Comitato paritetico nazionale per le malattie croniche e la somministrazione dei farmaci, in modo da garantire un trattamento omogeneo su tutto il territorio nazionale,  per monitorare i risultati ottenuti segnalando eventuali criticità.

Con 60 milioni di malati in Europa e 350 milioni in tutto il mondo, il diabete è oramai un’emergenza per la salute pubblica globale vissuta in prima linea anche dal nostro paese. 

L’ultima edizione del Diabetes Atlas, redatto dall’International Diabetes Federation (Idf), stima che in Italia 3,51 milioni di persone, pari al 7,85 per cento della popolazione adulta, convivono con il diabete. I costi per il trattamento della patologia hanno raggiunto lo scorso anno i 9,11 miliardi di euro, ossia l’8 per cento dell’intero budget sanitario nazionale.

Nel trattamento del diabete il primo protagonista è lo stesso paziente. Da lui dipende gran parte del successo terapeutico. E molto di ciò che è utile sapere  per gestire al meglio la patologia si impara sin da piccoli. Per questo la scuola ha un ruolo fondamentale

«In particolare - spiega spiega Nicoletta Musacchio - lavorare sulla formazione del personale scolastico affinché sia preparato ad accogliere e supportare il bambino diabetico è cruciale per due ragioni. Innanzitutto questo consentirà al piccolo paziente di vivere più serenamente la propria quotidianità, senza risentire dello stigma sociale che, purtroppo, si accompagna spesso alla malattia sin dalla più tenera età. In più, un bambino che oggi non vive il diabete come un trauma, domani sarà un adulto in grado di autogestire al meglio la propria patologia».