Federanziani chiede le dimissioni dei funzionari della Sanità del Veneto

Assistenza

Federanziani chiede le dimissioni dei funzionari della Sanità del Veneto

di Michele Musso

«Redigere delibere e determine è un atto delicatissimo e non si possono omettere frasi importanti come quelle della nota 13 Aifa sui pazienti anziani». È questa la premessa di Federanziani alla richiesta di rimuovere quelli che ritiene responsabili del «negato rimborso delle statine agli over 80 in Veneto».

Nella nota Aifa, ricorda l'associazione è «ben specificato che “nei pazienti con età maggiore di 65 anni ma con evidenza di malattia coronarica, vascolare o diabete mellito la rimborsabilità dei farmaci ipolipemizzanti è a carico del Ssn per definizione, dovendosi considerare questi pazienti in prevenzione secondaria». La nota sostiene Federanziani non afferma che al compimento degli 80 anni la spesa non è più a carico dell’Ssn, salvo che per la prevenzione secondaria. Pertanto «l’interpretazione delle varie Regioni e delle Asl che omettono il riferimento alla prevenzione secondaria è errata, ed appare ispirata esclusivamente ad una logica di carattere ragionieristico. Un alto funzionario sanitario dello Stato non può omettere tali eccezioni, perché genera confusione tra i medici, i quali non esercitano l’attività di burocrati leggendo a menadito ogni determina dell’Aifa ma ricevono istruzioni dalle varie Asl». Sulla base di queste considerazioni e «per questi gravi motivi FederAnziani chiede a gran voce la rimozione di questi funzionari al fine di non dar colpa ai politici che, come nel Veneto, sono riusciti a dare alti standard qualitativi alla Sanità regionale».

Le decisioni dello Stato, dice Roberto Messina, presidente di Federanziani, «non possono essere applicate e interpretate sempre in una logica di convenienza ragionieristica. Portiamo un caso fra tutti come esempio, ovvero la legge sui farmaci equivalenti che prevede la prescrizione del principio attivo solo ed esclusivamente per la nuova cronicità mentre tutte le Regioni dispensano anche ai vecchi cronici il farmaco equivalente. Secondo la legge italiana – prosegue - la responsabilità della salute dei cittadini è di competenza delle Regioni e delle Asl e non dell’Aifa, quindi nell’atto di applicare e interpretare una determina dell’Aifa si esercita la responsabilità delle Regioni e delle Asl nei confronti del cittadino. Non è colpa degli over 80 se sono longevi – conclude Messina - e ribadiamo ancora che non è colpa dei cittadini se non sono stati effettuati studi clinici sull’efficienza e l’efficacia dei farmaci sugli over 80». Ecco perché, infine, FederAnziani invita l’Aifa a farsi promotrice di uno studio clinico con questi obiettivi.