Game over all'arresto cardiaco

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Game over all'arresto cardiaco

di redazione
Un videogame per imparare a salvare vite. Sarà presentato domani a Roma nell'ambito della campagna “VIVA!” 2014 il gioco “Relive” che attraverso la realtà virtuale insegna ai ragazzi la rianimazione cardiopolmonare

Utilizzare la realtà virtuale e un videogioco per insegnare a far "ripartire" il cuore: è l'obiettivo di "Relive", un serious game senza scopo di lucro, che sarà presentato in anteprima europea il 16 ottobre in una scuola di Roma nell'ambito di "VIVA! la settimana per la rianimazione cardiopolmonare" (www.settimanaviva.it), che prevede più di 200 eventi in 80 città. I ragazzi coinvolti prima parteciperanno a esercitazioni per apprendere le tecniche di massaggio cardiaco e poi si sfideranno nel videogame, cercando di ottenere il punteggio più alto.

"Relive" è disponibile per tutti in download gratuito sul sito Viva! e utilizza Kinect, una periferica di gioco di X-Box che cattura i movimenti del giocatore e li trasporta nella realtà virtuale del gioco. A realizzarlo un team completamente italiano coordinato da Federico Semeraro, anestesista rianimatore membro del comitato promotore di Viva! e del consiglio direttivo del Gruppo italiano per la rianimazione cardiopolmonare (IRC).

L'idea di base è quella di insegnare in un modo divertente le semplici manovre da fare in caso di arresto cardiaco: il giocatore si allena con il massaggio cardiaco su un cuscino o un pupazzo (non è necessario un manichino particolare) e Kinect, il sensore di movimento della X-box, registra i movimenti delle mani e delle braccia, e li invia a un software, elaborato ad hoc, che analizza la profondità del massaggio e la sua frequenza. Così l'utente può verificare la validità o meno del suo intervento.

L'efficacia di questa tecnologia è già stata valutata attraverso uno studio scientifico di validazione, i cui risultati, pubblicati sulla rivista "Resuscitation", dimostrano che usando il feedback del sistema si possono eseguire durante il massaggio cardiaco un numero di compressioni adeguate (quelle con una frequenza tra 100 e 120 al minuto e una profondità di 5-6 cm, come raccomandato dalle linee guida) superiore di ben 5 volte rispetto a quelle che si fanno senza averlo usato (35,78% contro il 7,27% senza feedback).

Il gioco è stato testato su un campione di studenti di due scuole superiori italiane di Bologna e Pisa e oltre che a Roma sarà lanciato contemporaneamente in tutta Italia in occasione dello "European Restart a Heart Day" promosso da European Resuscitation Council. "L'arresto cardiaco colpisce in Europa oltre 400.000 persone ogni anno, circa 60.000 in Italia – sottolinea Giuseppe Ristagno del Comitato Scientifico di IRC - Ogni giorno nel Continente muoiono per questa patologia oltre 1.000 persone. L'obiettivo di "VIVA!" è informare la popolazione italiana sull'importanza di conoscere e saper eseguire le manovre che possono salvare la vita. Infatti, se i testimoni di un arresto cardiaco iniziano le manovre di rianimazione cardiopolmonare entro i primissimi minuti, prima dell'arrivo dell'ambulanza e del personale specializzato, le possibilità di sopravvivenza raddoppiano o triplicano".

Le percentuali di sopravvivenza nei pazienti vittime di arresto cardiaco extra ospedaliero in Italia e in Europa, infatti, sono molto basse. Meno del 15% delle vittime di arresto cardiaco sopravvive alla dimissione dall'ospedale. Nonostante il 70% dei casi di arresto cardiaco avvenga in presenza di altre persone che potrebbero iniziare le manovre di soccorso, soltanto nel 15% dei casi di arresto cardiaco la rianimazione cardiopolmonare (RCP) viene iniziata da qualcuno dei presenti. Se questa percentuale aumentasse fino a raggiungere il 50-60% dei casi, 100.000 persone all'anno in Europa potrebbero salvarsi.

La maggior parte dei cittadini italiani non sa come fare la rianimazione cardiopolmonare o ha paura di eseguirla. Se il testimone di un arresto cardiaco è una persona inesperta, senza formazione adeguata o incerta su come si fa la rianimazione cardiopolmonare sia con le ventilazioni che con le compressioni toraciche, può eseguire le sole compressioni e così migliorare comunque le percentuali di sopravvivenza. Se invece il testimone è una persona addestrata alla RCP potrà eseguire compressioni e ventilazioni con un rapporto di 30:2.

Le otto manovre per affrontare l'arresto cardiaco

1. Se trovi una persona priva di sensi, chiamala e scuotila leggermente

2. Se non risponde, chiedi aiuto

3. Piega la testa all'indietro e solleva il mento. Guarda il torace e controlla se respira

4. Se non respira normalmente, fai chiamare il 118

5. Manda qualcuno a prendere un defibrillatore

6. Sovrapponi le mani sul centro del torace

7. A braccia tese comprimi profondamente 2 volte al secondo (100-120 al minuto)

8. Se hai un defibrillatore accendilo e ti dirà cosa fare