I pediatri: «Lo zainetto non rovina la schiena»

Bambini in classe

I pediatri: «Lo zainetto non rovina la schiena»

di Sabrina Valletta

Zainetti pesanti e giornate intere passate sui libri non fanno male alla schiena di bambini e ragazzi. Nel periodo in cui si riaprono le scuole, gli esperti dell’ospedale Bambino Gesù di Roma fanno il punto sui falsi miti legati alla postura dei giovani.

I pediatri precisano che «non esiste una postura corretta in assoluto. Esiste, però, la postura che aiuta l’attenzione e facilita la capacità di concentrazione. Consiste nella modifica continua della posizione sulla sedia; è quindi preferibile non assumere una determinata posizione e mantenerla per lungo tempo, ma modificarla spesso. Nelle ore scolastiche è perciò inutile invitare il bambino a "stare dritto" con la schiena. In generale, se il bambino sta in piedi è consigliabile che stia con le spalle dritte, poggiandosi correttamente sul bacino, distribuendo bene il peso, senza sbilanciarsi su un lato piuttosto che su un altro; da seduto il peso andrebbe distribuito su entrambe le spalle senza poggiare la testa su un braccio».

Un altro falso mito da sfatare secondo gli esperti del Bambino Gesù è legare la cattiva postura a un rischio maggiore di scoliosi: «la scoliosi è una deformità strutturale delle vertebre, caratterizzata da una curvatura e da una rotazione della colonna vertebrale che si manifesta su 2 bambini su 100 indipendentemente dalla posizione che assumono durante la giornata», precisano. «Le posture sbagliate, invece, possono determinare modificazioni di tipo posturale, il cosiddetto atteggiamento scoliotico, ma si stratta di alterazioni muscolari che non sono sinonimo di malattia della colonna vertebrale». 

Gli esperti assolvono anche i tanto criticati zainetti pesanti. «Non esistono, infatti, nessi di causalità tra zaino pesante, anche se portato su una sola spalla, e deformità o deviazione della colonna vertebrale. L'uso abituale dello zaino (20-30 minuti al giorno) non crea problemi. Tuttavia, maggiore è la quantità di tempo in cui si trasporta un carico, più alta è la possibilità che insorga una contrattura dolorosa sulla schiena o si assumano posture sbagliate».