L'immunoterapia scende in campo anche contro il Merkeloma

Tumori rari

L'immunoterapia scende in campo anche contro il Merkeloma

di redazione

Il carcinoma a cellule di Merkel è un raro tumore della pelle, descritto per la prima volta nel 1972, che colpisce un sottogruppo di cellule neuroendocrine cutanee (le cellule di Merkel, appunto) dalle quali prende il nome.

«I tumori neuroendocrini - spiega Paolo Ascierto, presidente della Fondazione melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia sperimentale melanoma, immunoterapia e terapie innovative dell’Istituto tumori Pascale di Napoli - in realtà sono relativamente rari e rappresentano meno dello 0,5% di tutti i tumori maligni. In Italia si registrano 3-4 nuovi casi ogni 100 mila persone in un anno, il che equivale a circa 2.500-2.700 nuovi casi all'anno».

Nel suo intervento al convegno “Immuno-Oncologia: partiamo dai tumori rari, il punto sul Merkeloma”, promosso dall’Osservatorio Sanità e Salute, Ascierto ha precisato che «probabilmente è più corretto affermare che i tumori neuroendocrini sono tumori a bassa incidenza, ma con un’alta prevalenza poiché spesso i pazienti convivono per molti anni con la malattia. Questi tumori possono essere diagnosticati anche in bambini e adolescenti, ma sono decisamente più comuni tra gli adulti e gli anziani».

La disponibilità di terapie specifiche, uniti alla difficoltà di diagnosi «impongono una razionalizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici a livello regionale onde garantire equità di accesso e una efficace presa in carico dei pazienti» ha sostenuto Federico Spandonaro, professore all’Università di Roma Tor Vergata e presidente di Crea Sanità.

«I tumori rari, e nello specifico il carcinoma a cellule Merkel, rappresentano una grande sfida per la società tutta – ha detto Cesare Cursi, presidente dell'Osservatorio -e per questo sono particolarmente onorato di aver promosso e riunito esponenti del mondo istituzionale, sanitario e scientifico con l’obiettivo di fare il punto della situazione e proporre concrete soluzioni di intervento».